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Chiusi per le festività.

Chiara Bettazzi

Il concept dell’installazione presso MAD Murate Art District in collaborazione col Museo Galileo si sviluppa da uno studio delle fotografie del deposito del museo. Gli strumenti catalogati hanno suscitato interesse per l’attinenza alla mia pratica artistica. Da questo, e dagli studi di Galileo sulla visione del dettaglio, nasce l’idea di creare all’interno della stanza centrale delle Murate un’istallazione che è centro gravitazionale della visione. Chiusa alla vista degli spettatori da dei tendaggi si sviluppa una wunderkammer composta da elementi artificiali e naturali che ibridandosi danno vita a un immaginario tra organico e inorganico. All’interno della camera delle meraviglie oggetti provenienti dal mio studio, altri provenienti dal deposito delle Murate e altri ancora provenienti dai depositi del museo Galileo si legano tra loro in un montaggio infinito di possibili punti di vista. Questi sono però unicamente accessibili dall’esterno attraverso dispositivi ottici messi a disposizione dal museo che consentono la visione dei dettagli.
Si tratta quindi di un’operazione che interviene e interroga il concetto di visione, da un lato nel processo di ricerca, partendo in primis dalle immagini, per poi svilupparsi nella pratica di montaggio e ibridazione che richiama da vicino le wunderkammern seicentesche, in cui gli oggetti si danno in esposizione come opera collettiva, necessariamente legata tanto alla poetica del collezionare quanto a quella di esporre per far vedere.

 

Sono previsti interventi sia nelle celle ( MAD ) che nella stanza principale con le colonne.
Saranno realizzate alcune video – installazioni all’interno delle ex – celle, che riflettono sul tema dell’archivio, composte da video in cui vi è presente la quantità di immagini dei depositi del Museo Galileo e immagini che riguardano la storia dell’ edificio delle Murate.
Saranno realizzati alcuni scatti fotografici all’interno dei depositi e poi esposte all’interno della mostra. Tutto il lavoro ruoterà intorno a un’ installazione centrale nella sala principale delle Murate chiusa da tendaggi, e visibile attraverso dispositivi ottici.