OGGI APERTO
14:30 - 19:30
  • LUN: Chiuso
  • MAR: 14:30 - 19:30
  • MER: 14:30 - 19:30
  • GIO: 14:30 - 19:30
  • VEN: 14:30 - 19:30
  • SAB: 14:30 - 19:30
  • DOM: Chiuso
Chiusi per le festività.

Mia Fueller
Nation, Colony, Empire, and Expectations: Italy’s Settler Colonial Designs in Context(s)

 

La conferenza è parte del programma intitolato University by Design

Nation, Colony, Empire, and Expectations: Italy's Settler Colonial Designs in Context(s)

“University by Design” è un programma di incontri con eccellenze della ricerca e della didattica in architettura strutturato intorno all’indagine del tema dello studio dell’architettura all’estero. Il programma è frutto della collaborazione tra i programmi di architettura della Daniel and Gayle D’Aniello Syracuse University in Florence, California State University International Programs Italy e Kent State University Florence.

Gli studiosi hanno opinioni diverse su quanto peso dare alle intenzioni politiche dell’architettura e dell’urbanistica, a seconda del contesto e delle questioni prevalenti del momento nelle loro discipline. La mia presentazione riguarda i progetti di insediamenti italiani sponsorizzati dallo Stato nell’era coloniale italiana moderna (1869-1943), con particolare attenzione agli anni Trenta, quando il regime fascista finanziò e supervisionò insediamenti per gli italiani trasferiti all’interno dei confini nazionali e anche nelle colonie africane formali, con solo piccole variazioni tra le idee che informano i loro progetti architettonici e urbani.

 

Le continuità progettuali tra “nazione” e “colonia” o “impero” sono importanti per la comprensione di questi siti? Gli storici tendono a pensare di sì, mentre gli storici dell’architettura non altrettanto. E il fatto che il governo dell’epoca abbia insistito sull’espressione “colonizzazione interna” significa che dovremmo considerare i programmi di insediamento interno come programmi “coloniali”? Gli storici tendono a pensare di no, mentre gli storici dell’architettura si convincono più facilmente. E, in ultima analisi, in che modo queste decisioni interpretative modellano la nostra comprensione delle vestigia fasciste e coloniali?

 

Per maggiori informazioni:
055 2476873
info.mad@musefirenze.it


Mia Fueller

Mia Fuller is Gladyce Arata Terrill Distinguished Professor of Italian Studies at the University of California, Berkeley. A cultural anthropologist, she writes on Italian colonial and fascist architecture and urbanism (Moderns Abroad: Architecture, Cities, Italian Imperialism, 2007 (revised edition forthcoming in Italian translation in 2025; contributions to Routledge Companion to Italian Fascist Architecture, 2020, and Oxford Research Encyclopedia African History, 2020). She is completing a... new book on the post-Fascist endurance of the 1930s land-reclamation and internal settlement program in Italy’s Pontine Marshes, titled, Monuments and Mussolini: A Cultural History of Fascist Memory.

 

Mia Fuller è Gladyce Arata Terrill Distinguished Associate Professor of Italian Studies alla University of California-Berkeley. Antropologa culturale, si occupa di architettura e urbanistica italiana coloniale e fascista, (Moderns Abroad: Architecture, Cities, Italian Imperialism, 2007 (edizione rivista di prossima pubblicazione in lingua italiana nel 2025; contributi alla Routledge Companion to Italian Fascist Architecture, 2020, and Oxford Research Encyclopedia African History, 2020). Sta completando un nuovo libro sulla resistenza post-fascista del programma di bonifica e di insediamento interno nelle Paludi Pontine degli anni Trena, intitolato Monumenti e Mussolini: una Storia culturale della Memoria Fascista.

Read More