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Casey Kaufmann

Regista

E’ un giornalista americano cresciuto a Firenze che ha lavorato in più di trenta paesi per Al Jazeera English, il World Food Programme, Sky Italia e APTN. Nel 2010 ha ricevuto il prestigioso “Concentra’s video journalism Breaking News Award” per un reportage dalla Striscia di Gaza, mentre nel 2013 ha vinto il CINE Golden Eagle Award per un documentario sulla separazione del Sud Sudan dal Nord. Ha recentemente lasciato il Qatar per vivere in Italia e lavorare sui film “Inside a Box” e “The Killer and The Butterfly.” A Murate Art District ha concluso i due docufilm The Things we keer e Butterfly durante la residenza d’asrtista con Alessandro Cassigoli

E’ un giornalista americano cresciuto a Firenze che ha lavorato in più di trenta paesi per Al Jazeera English, il World Food Programme, Sky Italia e APTN. Nel 2010 ha ricevuto il prestigioso “Concentra’s video journalism Breaking News Award” per un reportage dalla Striscia di Gaza, mentre nel 2013 ha vinto il CINE Golden Eagle Award per un documentario sulla separazione del Sud Sudan dal Nord. Ha recentemente lasciato il Qatar per vivere in Italia e lavorare sui film “Inside a Box” e “The Killer and The Butterfly.” A Murate Art District ha concluso i due docufilm The Things we keer e Butterfly durante la residenza d’asrtista con Alessandro Cassigoli

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Parola di Artista, Le Opere e i Giorni | Casey Kaufmann, regista

Con la rubrica #LeOpereeiGiorni abbiamo invitato artisti, curatori e intellettuali a condividere riflessioni sul loro lavoro e sul momento attuale.
Oggi lasciamo la parola a Casey Kaufmann, regista

Parola di Artista, Le Opere e i Giorni
Casey Kaufmann, regista
Parola di Artista, Le Opere e i Giorni | Casey Kaufmann, regista

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L'arte prende casa nelle scuole

Residenza d'artista nelle scuole

Le aule (non utilizzate) diventano atelier e gli artisti offrono laboratori gratuiti ai ragazzi
Il progetto ideato da MAD Murate Art District in collaborazione con l’Assessorato all’istruzione del Comune di Firenze e Regione Toscana, è partito per l’anno scolastico 2018/2019 all’Istituto comprensivo Oltrarno e all’Istituto comprensivo Poliziano. I primi due artisti coinvolti sono stati Rossella Liccione e Francesco Pellegrino

A novembre 2018 ha inaugurato un importante progetto pilota di collaborazione tra artisti del territorio e gli istituti scolastici fiorentini partendo da un progetto della Associazione MUS.E con l’Istituto Comprensivo Oltrarno (Dirigente prof.ssa Paola Salmoiraghi), promosso dal Comune di Firenze (Direzione Istruzione).

L’iniziativa ha visto le strutture scolastiche mettere a disposizione un’aula non utilizzata per accogliere un artista contemporaneo che lavora quotidianamente a scuola. L’artista ospitato, ha offerto un laboratorio gratuito


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Le aule (non utilizzate) diventano atelier e gli artisti offrono laboratori gratuiti ai ragazzi
Il progetto ideato da MAD Murate Art District in collaborazione con l’Assessorato all’istruzione del Comune di Firenze e Regione Toscana, è partito per l’anno scolastico 2018/2019 all’Istituto comprensivo Oltrarno e all’Istituto comprensivo Poliziano. I primi due artisti coinvolti sono stati Rossella Liccione e Francesco Pellegrino

A novembre 2018 ha inaugurato un importante progetto pilota di collaborazione tra artisti del territorio e gli istituti scolastici fiorentini partendo da un progetto della Associazione MUS.E con l’Istituto Comprensivo Oltrarno (Dirigente prof.ssa Paola Salmoiraghi), promosso dal Comune di Firenze (Direzione Istruzione).

L’iniziativa ha visto le strutture scolastiche mettere a disposizione un’aula non utilizzata per accogliere un artista contemporaneo che lavora quotidianamente a scuola. L’artista ospitato, ha offerto un laboratorio gratuito per gli studenti dell’Istituto coinvolgendo di settimana in settimana classi diverse. Il progetto intendeva creare una situazione virtuosa di scambio tra scuole e artisti. Le strutture scolastiche che hanno messo a disposizione aule non utilizzate come studi d’artista, hanno accolto l’artista selezionato ad abitare quotidianamente la scuola e offrire un laboratorio settimanale gratuito per gli studenti.

La condivisione di spazi e ambienti ha creato una relazione tra artista e “abitanti della scuola” siano essi alunni, personale docente, di segreteria o collaboratori scolastici, dando vita ad una piccola comunità sperimentale aperta ad esperienze laboratoriali altamente innovative. Tali esperienze laboratoriali sono state guidate, seguite e monitorate da Mus.e, che ha supportato e incoraggiato progetti inediti e sperimentali.

Durante l’anno scolastico 2019/2020 il progetto è stato implementato portando a cinque il numero delle scuole coinvolte. MAD ha proposto cinque diverse residenze:

Rossella Liccione presso l’Istituto Comprensivo Poliziano
Francesco Pellegrino presso l’Istituto Comprensivo Oltrarno
Fosca presso l’Istituto Comprensivo Pirandello
Casey Kaufmann e Alessandro Cassigoli presso L’Istituto Comprensivo Vespucci
Torrick Ablack, in arte Toxic presso la Scuola Secondaria di primo grado “Dino Compagni”

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Firenze e Regione Toscana nell’ambito di Toscanaincontemporanea 2018 e Toscanaincontemporanea 2019, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio Firenze.

L'arte prende casa nelle scuole

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L'arte prende casa nelle scuole | Alessandro Cassigoli & Casey Kaufmann

Residenza d'artista nelle scuole di Alessandro Cassigoli e Casey Kaufmann

Ognuno è un piccolo film

E’ quasi sempre la storia di una persona ad essere al centro di un film, di un documentario o di un reportage televisivo.
Ma come si filma una persona e come la si racconta attraverso lo strumento del video?
Lo scopo del workshop è stato quello di realizzare un breve filmato che raccontasse un personaggio scelto appositamente insieme agli alunni. Inizialmente sono stati mostrati alcuni brevi esempi di reportage realizzati dai docenti del workshop, e sono state fornite alcune nozioni basilari di filmmaking, dopodichè i partecipanti sono stati divisi in tante piccole troupe ognuna delle quali ha avuto l’obbiettivo di filmare una determinata persona.
Il workshop è stato condotto da Casey Kauffman e Alessandro Cassigoli vincitori con il documentario “Butterfly” del Globo d’ Oro 2019, assegnato dall’Associazione Stampa Estera in Italia, come miglior film documentario italiano dell’anno.




Ognuno è un piccolo film

E’ quasi sempre la storia di una persona ad essere al centro di un film, di un documentario o di un reportage televisivo.
Ma come si filma una persona e come la si racconta attraverso lo strumento del video?
Lo scopo del workshop è stato quello di realizzare un breve filmato che raccontasse un personaggio scelto appositamente insieme agli alunni. Inizialmente sono stati mostrati alcuni brevi esempi di reportage realizzati dai docenti del workshop, e sono state fornite alcune nozioni basilari di filmmaking, dopodichè i partecipanti sono stati divisi in tante piccole troupe ognuna delle quali ha avuto l’obbiettivo di filmare una determinata persona.
Il workshop è stato condotto da Casey Kauffman e Alessandro Cassigoli vincitori con il documentario “Butterfly” del Globo d’ Oro 2019, assegnato dall’Associazione Stampa Estera in Italia, come miglior film documentario italiano dell’anno.

L'arte prende casa nelle scuole | Alessandro Cassigoli & Casey Kaufmann

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Butterfly, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

La proiezione del film Butterfly, la cui fase di montaggio e post-produzione è stata effettuata proprio durate una nostra residenza d’artista dei due giovani registi Cassigoli e Kaufmann.

Un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
Prodottto da Indyca con RaiCinema, Mibac, Regione Piemonte, Campania, Toscana.
Distribuito da Istituto Luce Cinecittà

Un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
Prodottto da Indyca con RaiCinema, Mibac, Regione Piemonte, Campania, Toscana.
Distribuito da Istituto Luce Cinecittà

“Uno dei film più ricchi di umanità e veri del nostro cinema recente” Sole24Ore
“Piccolo gioiello rosselliniano” Avvenire
“Altro che ‘Million Dollar Baby’, Irma Testa è Butterfly” La Repubblica
“Cinema solido che penetra nella realtà” Taxidriver

Globo d’oro 2019 miglior film documentario italiano dell’anno

La storia di formazione di Irma, seguita intimamente dai sedici ai diciannove anni, attraverso gioie, speranze e una dura sconfitta che cambierà lei e la sua vita.

Irma a soli sedici anni lascia la sua Torre Annunziata per trasferirsi stabilmente nella desolata pianura alle pendici di Assisi. Lì, fra le mura del centro federale pugilistico, potrà coltivare il suo talento innato per la boxe. Tre allenamenti al giorno, niente scuola, niente amici, niente mamma e fratelli






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Un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
Prodottto da Indyca con RaiCinema, Mibac, Regione Piemonte, Campania, Toscana.
Distribuito da Istituto Luce Cinecittà

“Uno dei film più ricchi di umanità e veri del nostro cinema recente” Sole24Ore
“Piccolo gioiello rosselliniano” Avvenire
“Altro che ‘Million Dollar Baby’, Irma Testa è Butterfly” La Repubblica
“Cinema solido che penetra nella realtà” Taxidriver

Globo d’oro 2019 miglior film documentario italiano dell’anno

La storia di formazione di Irma, seguita intimamente dai sedici ai diciannove anni, attraverso gioie, speranze e una dura sconfitta che cambierà lei e la sua vita.

Irma a soli sedici anni lascia la sua Torre Annunziata per trasferirsi stabilmente nella desolata pianura alle pendici di Assisi. Lì, fra le mura del centro federale pugilistico, potrà coltivare il suo talento innato per la boxe. Tre allenamenti al giorno, niente scuola, niente amici, niente mamma e fratelli ma un solo obbiettivo: vincere l’oro olimpionico. Due anni dopo le tanto agognate Olimpiadi di Rio sono alle porte: il clan azzurro punta tutto su Irma, mentre per la famiglia della ragazza e la comunità di Torre i sogni di gloria sembrano poter finalmente diventare realtà. In appena otto minuti però, il mondo della ragazza crolla. La più matura atleta francese sconfigge Irma che, in mondovisione, piange a dirotto.
Al ritorno a Torre Annunziata Irma mostra la sua fragilità tra smarrimento e senso di colpa per le aspettative deluse poi, lentamente, si abbandona a quella vita normale che non ha mai vissuto: i pomeriggi con le amiche fumando sigarette, le uscite di notte e un progetto di viaggio all’altro capo della Terra. Il pugilato sembra ormai un lontano ricordo. Con il passare del tempo Irma affronta i problemi familiari che da troppo tempo si portava dietro, recupera il rapporto con il fratello più piccolo che rischia di smarrirsi tra le strade di Torre, prova a spiegarsi con la madre stanca che spera in un’altra vita per la figlia. Su tutti, veglia la dolcezza attenta del Maestro Lucio, il suo vecchio allenatore, unica figura paterna nella vita di Irma.
Quando ormai la ragazza sembra aver trovato un equilibrio, il pugilato sembra lanciare ad Irma un ultimo richiamo.
Cosa deciderà di fare Irma?
Quella a cui si assiste è la storia di un’adolescente che, come tante altre, è in cerca della propria strada; un film di formazione che trova la sua forza in un’ avvincente arco narrativo, nella presenza magnetica di Irma e in una forma filmica ibrida che partendo dalla realtà e da un assetto documentaristico ci proietta in una dimensione strettamente cinematografica che colloca “Butterfly” all’altezza dei migliori film di finzione.

  • Globo d’oro 2019 miglior film documentario italiano dell’anno
  • Vincitore TRT Festival Turchia 2019
  • Premio del pubblico FIDADOC Marocco 2019
  • Premio del pubblico al Laceno d’oro Italia2018
  • Menzione speciale Molise Film Festival Italia  2019

Siamo sempre stati affascinati dai film di sport, competizione, sfida. Oltre al gesto atletico e la tecnica siamo attratti dal romanticismo, la tensione e l’emozione che ogni storia di sport porta con se. Siamo entrambe cresciuti con personaggi come Rocky, il Jake la Motta di “Toro scatenato”, Maradona, restando sempre affascinati dalle loro bizzarre traiettorie di vita. Nei vicoli di Torre Annunziata, nella palestra polverosa del vecchio maestro Lucio, nello sguardo di Irma e nella parabola di Pietro abbiamo ritrovato certi paradigmi di quello “standard” di storie che ci hanno sempre affascinato. Per di più con Irma ci troveremo a filmare e vivere quello che sarà un periodo fondamentale della sua vita e di  conseguenza pieno di emozioni. Ecco il riuscire a raccontare le emozioni dei nostri personaggi sarà il nostro obbiettivo primario.  Siamo molto coscienti del fatto che stiamo avendo a che fare uno “standard classico” nella storia del cinema: la storia di pugilato. Vogliamo riuscire a sfruttare la parte positiva di un tipo di storia con cui il pubblico si riesce a relazionare con facilità per poi inserire l’imprevisto, il nuovo e lo stupefacente del nostro racconto.”  Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

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Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman lavorano insieme dal 2015 e ad oggi hanno co-diretto due lungometraggi. Il primo, “The Things We Keep” (Francia, 2017), prodotto da Yuzu Productions con Arte e Al Jazeera ha avuto la sua premiere al Biografilm 2018 dove ha vinto il premio del pubblico nella competizione internazionale. Il loro secondo lungometraggio “Butterfly” (Italia, 2018), prodotto da Indyca e RaiCinema, è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2018 nella sezione Alice nella città ed è uscito nei cinema di tutta Italia nell’Aprile del 2019 distribuito da Istituto Luce Cinecittà. Il film ha partecipato ad alcuni dei principali festival internazionali e nel Giugno del 2019 si è aggiudicato il “Globo d’oro” come miglior film documentario italiano dell’anno.

Butterfly, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

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Butterfly

Un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
Prodottto da Indyca con RaiCinema, Mibac, Regione Piemonte, Campania, Toscana.
Distribuito da Istituto Luce Cinecittà
Globo d’oro 2019 miglior film documentario italiano dell’anno
Vincitore TRT Festival Turchia 2019
Premio del pubblico FIDADOC Marocco 2019
Premio del pubblico al Laceno d’oro Italia2018
Menzione speciale Molise Film Festival Italia 2019

Butterfly, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
Butterfly

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THE THINGS WE KEEP – LE COSE CHE RESTANO, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

Il film prodotto durante la residenza artistica presso Murate Art District, presentato a giugno al Biografilm Festival di Bologna dove ha vinto il premio del pubblico nella competizione internazionale.
Si dice che il più nobile dei sentimenti sia l’amicizia.
Lo sanno bene Alessandro, aspirante filmmaker, e Casey, reporter per Al Jazeera. Dopo essersi conosciuti nella Città Eterna, Casey è sempre stato in giro per il mondo in cerca di storie da immortalare con la videocamera. Eppure, nonostante la distanza, i due buoni amici non si sono mai davvero allontanati

Si dice che il più nobile dei sentimenti sia l’amicizia.
Lo sanno bene Alessandro, aspirante filmmaker, e Casey, reporter per Al Jazeera. Dopo essersi conosciuti nella Città Eterna, Casey è sempre stato in giro per il mondo in cerca di storie da immortalare con la videocamera. Eppure, nonostante la distanza, i due buoni amici non si sono mai davvero allontanati: anzi, è stato proprio “Ale” a conservare negli anni il prezioso materiale raccolto da Casey.  Attraverso il loro rapporto, dalla convivenza romana alle videochiamate su Skype, “Le cose che restano” è un film autentico, un inno all’amicizia che s’insinua fra le pagine della storia contemporanea e dimostra che, di fronte a un legame sincero, non ci sono confini impossibili da superare.

Il film è stato finanziato dalla Yuzu Productions di Parigi in collaborazione con  “arte” , “aljazeera” e il “CNC (centre national du cinema)”. La sua anteprima mondiale è avvenuta lo scorso Giugno al Biografilm F


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Si dice che il più nobile dei sentimenti sia l’amicizia.
Lo sanno bene Alessandro, aspirante filmmaker, e Casey, reporter per Al Jazeera. Dopo essersi conosciuti nella Città Eterna, Casey è sempre stato in giro per il mondo in cerca di storie da immortalare con la videocamera. Eppure, nonostante la distanza, i due buoni amici non si sono mai davvero allontanati: anzi, è stato proprio “Ale” a conservare negli anni il prezioso materiale raccolto da Casey.  Attraverso il loro rapporto, dalla convivenza romana alle videochiamate su Skype, “Le cose che restano” è un film autentico, un inno all’amicizia che s’insinua fra le pagine della storia contemporanea e dimostra che, di fronte a un legame sincero, non ci sono confini impossibili da superare.

Il film è stato finanziato dalla Yuzu Productions di Parigi in collaborazione con  “arte” , “aljazeera” e il “CNC (centre national du cinema)”. La sua anteprima mondiale è avvenuta lo scorso Giugno al Biografilm Festival di Bologna nella sezione competitiva internazionale dove si è aggiudicato il premio del pubblico. In seguito passa in rassegna ai festival: Raindance (Londra), Napa Valley Film Festival (California), Festival Interferences (Lione), Traces de vie (Clermont-Ferrand) e dal prossimo Marzo verrà proiettato in diverse scuole francesi come parte del programma “Telemaques”. Sono in corso proiezioni evento nei cinema delle maggiori città italiane, la prossima sarà l’11 Febbraio a Bologna al cinema Europa.

THE THINGS WE KEEP – LE COSE CHE RESTANO, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

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THE THINGS WE KEEP – LE COSE CHE RESTANO, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

Il film prodotto durante la residenza artistica presso Murate Art District

Presentato a giugno al Biografilm Festival di Bologna dove ha vinto il premio del pubblico nella competizione internazionale.

THE THINGS WE KEEP – LE COSE CHE RESTANO
un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
THE THINGS WE KEEP – LE COSE CHE RESTANO, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

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