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Chan-Hyo Bae
Fin dal completamento degli studi alla Scuola di Belle Arti ‘Slade’ (UCL, Londra) nel 2007, Chan-Hyo Bae ha espresso nel suo lavoro sentimenti di estraniazione culturale ed emotiva, sperimentati dall’artista durante il periodo di studio in Inghilterra. La sua serie Existing in Costume (Esistendo in Costume), con meticolosa ricerca del dettaglio, crea scene elaborate di sé stesso come nobildonna occidentale, dall’epoca Elisabettiana fino all’età della Reggenza. Questa ricerca dell’individuo all’interno di una narrazione identitaria collettiva nazionalistica viene ulteriormente sviluppata nelle sue ultime opere che prediligono come soggetto il regno delle fiabe occidentali, storie che hanno permeato la nostra cultura e plasmato la nostra psiche. La sua ricerca attuale descrive il soggetto della punizione in riferimento all’esercizio del potere.
Fin dal completamento degli studi alla Scuola di Belle Arti ‘Slade’ (UCL, Londra) nel 2007, Chan-Hyo Bae ha espresso nel suo lavoro sentimenti di estraniazione culturale ed emotiva, sperimentati dall’artista durante il periodo di studio in Inghilterra. La sua serie Existing in Costume (Esistendo in Costume), con meticolosa ricerca del dettaglio, crea scene elaborate di sé stesso come nobildonna occidentale, dall’epoca Elisabettiana fino all’età della Reggenza. Questa ricerca dell’individuo all’interno di una narrazione identitaria collettiva nazionalistica viene ulteriormente sviluppata nelle sue ultime opere che prediligono come soggetto il regno delle fiabe occidentali, storie che hanno permeato la nostra cultura e plasmato la nostra psiche. La sua ricerca attuale descrive il soggetto della punizione in riferimento all’esercizio del potere.
Questo contenuto appare solo nell' archivio.
Mostra in collaborazione con il Korea Film Fest 2017
Dal 23 marzo 2017 è ritornato il Korea Film Fest, l’appuntamento che da anni avvicina Firenze alla cultura coreana attraverso un palinsesto ricco di eventi. MAD Murate Art District ha invitato 7 artisti e due curatrici coreane in residenza. Le opere esposte, realizzate da importanti artisti coreani, in parte noti al pubblico grazie alla Biennale di Venezia in parte presentati per la prima volta al pubblico italiano, sono state selezionate dalle curatrici Jiyoung LEE, rappresentante della Platform A, e Kko-kka LEE, ex-responsabile Pianificazione e Sviluppo Programma Accademico alla Busan Biennale 2016. Con titolo di Straniamento, termine italiano per descrivere l’effetto di lontananza e alienazione, i curatori intendevano promuovere un dialogo tra pubblico italiano e opere meno conosciute dell’arte contemporanea coreana per esporre ed esplorare attraverso il linguaggio visuale sentimenti condivisi e valori comuni.
Dal 23 marzo 2017 è ritornato il Korea Film Fest, l’appuntamento che da anni avvicina Firenze alla cultura coreana attraverso un palinsesto ricco di eventi. MAD Murate Art District ha invitato 7 artisti e due curatrici coreane in residenza. Le opere esposte, realizzate da importanti artisti coreani, in parte noti al pubblico grazie alla Biennale di Venezia in parte presentati per la prima volta al pubblico italiano, sono state selezionate dalle curatrici Jiyoung LEE, rappresentante della Platform A, e Kko-kka LEE, ex-responsabile Pianificazione e Sviluppo Programma Accademico alla Busan Biennale 2016. Con titolo di Straniamento, termine italiano per descrivere l’effetto di lontananza e alienazione, i curatori intendevano promuovere un dialogo tra pubblico italiano e opere meno conosciute dell’arte contemporanea coreana per esporre ed esplorare attraverso il linguaggio visuale sentimenti condivisi e valori comuni.
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