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Ezio Godoli
Storico dell'architettura
Nato a Bologna. Assistente di ruolo dal 1973, professore associato di storia dell’architettura dal 1983, professore straordinario dal 1987 e professore ordinario dal 1990. I suoi interessi di ricerca si sono orientati principalmente verso la storia dell’architettura contemporanea e, in particolare, l’architettura dell’età napoleonica in Italia, l’architettura dell’Art Nouveau a Parigi e della Secessione a Vienna, l’architettura delle avanguardie storiche (futurismo e De Stijl). Ha svolto anche ricerche nel campo della archeologia industriale i cui risultati sono stati presentati a convegni internazionali. Parte della sua attività scientifica è stata dedicata al problema della conservazione e del restauro dell’architettura contemporanea. Dal 1986 al 1994 ha fatto parte del gruppo di esperti dell’Unesco incaricato dello studio del problema del restauro e della conservazione del patrimonio architettonico dell’Art Nouveau;
Nato a Bologna. Assistente di ruolo dal 1973, professore associato di storia dell’architettura dal 1983, professore straordinario dal 1987 e professore ordinario dal 1990. I suoi interessi di ricerca si sono orientati principalmente verso la storia dell’architettura contemporanea e, in particolare, l’architettura dell’età napoleonica in Italia, l’architettura dell’Art Nouveau a Parigi e della Secessione a Vienna, l’architettura delle avanguardie storiche (futurismo e De Stijl). Ha svolto anche ricerche nel campo della archeologia industriale i cui risultati sono stati presentati a convegni internazionali. Parte della sua attività scientifica è stata dedicata al problema della conservazione e del restauro dell’architettura contemporanea. Dal 1986 al 1994 ha fatto parte del gruppo di esperti dell’Unesco incaricato dello studio del problema del restauro e della conservazione del patrimonio architettonico dell’Art Nouveau; dal 1989 al 1990 è stato membro del comitato di esperti del Consiglio di Europa incaricato di redigere la raccomandazione, indirizzata ai ministri di tutti gli stati membri, concernente la conservazione del patrimonio architettonico del XX secolo. Dalla costituzione nel 1992 è stato membro fondatore di Eurocultures Observatoire européen du dèveloppement socio-cultural de la ville (Bruxelles). Dal 2002 al 2005 è stato responsabile scientifico di un gruppo di ricercatore del Dipartimento di storia dell’architettura e della città dell’Università di Firenze, partner del progetto europeo Patrimoines partagés: savoirs et savoir-faire appliqués au patrimoine architectural et urbain des XIXe et XXe siècles en Mediterranée; dal 2006 ha coordinato un altro gruppo di ricercatori dello stesso Dipartimento partner del progetto di ricerca europeo Musomed, impegnato nella messa a punto di un modello informatico di banca dati sulla architettura e la città mediterranea nei secoli XIX e XX. Dal 2008 ha organizzato, curandone i cataloghi, le tre esposizioni promosse dal Ministero italiano degli Affari Esteri: Architetti italiani per la Siria e il Libano nel ventesimo secolo; Architetti e ingegneri italiani in Egitto dal diciannovesimo al ventesimo secolo; Gli architetti italiani in Marocco dall’inizio del protettorato francese ad oggi. Ha organizzato i due convegni internazionali: The Presence of Italian Architects in Mediterranean Countries (Alexandria 2007) e Architectures et architectes italiens au Maghreb (Tunis 2009). Ha fatto parte del comitato scientifico del Groupement de recherche international Architectures Modernes en Méditerranée costituito dal CNRS francese. È attualmente partner del progetto europeo Arching e componente del comitato scientifico dell’azione Cost European architecture beyond Europe.
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