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Minjeong Guem
Minjeong Geum, vive e lavora a Seoul. Utilizza una varietà di mezzi espressivi tra cui la scultura, il video, lo spettacolo e l’installazione site-specific. La memoria collettiva e lo spazio sono questioni fondamentali nella sua ricerca. Concentrandosi sul contesto storico e la densità che certi spazi posseggono, l’artista deduce specifiche caratteristiche interne ed architettoniche come struttura della sua rappresentazione visuale. L’artista ricrea spazi privati e pubblici, realizzando resoconti nuovi ed ambigui. Guem ha conseguito un DFA dall’Università di Yonsei, Seoul, un MFA ed un BFA dall’Università di Hongik, Seoul. Ha completato importanti progetti d’arte pubblica commissionati da Lexus e Samsonite in Seoul e Busan. Nel 2014, Guem prese parte a ‘Green River’, un progetto di Residenza d’Artista di scambio Corea / Taiwan realizzato in Tamsui, Taiwan. I suoi lavori sono parte di collezioni private e pubbliche incluso il Museo d’Arte di Kumho e Museo d’Art
Minjeong Geum, vive e lavora a Seoul. Utilizza una varietà di mezzi espressivi tra cui la scultura, il video, lo spettacolo e l’installazione site-specific. La memoria collettiva e lo spazio sono questioni fondamentali nella sua ricerca. Concentrandosi sul contesto storico e la densità che certi spazi posseggono, l’artista deduce specifiche caratteristiche interne ed architettoniche come struttura della sua rappresentazione visuale. L’artista ricrea spazi privati e pubblici, realizzando resoconti nuovi ed ambigui. Guem ha conseguito un DFA dall’Università di Yonsei, Seoul, un MFA ed un BFA dall’Università di Hongik, Seoul. Ha completato importanti progetti d’arte pubblica commissionati da Lexus e Samsonite in Seoul e Busan. Nel 2014, Guem prese parte a ‘Green River’, un progetto di Residenza d’Artista di scambio Corea / Taiwan realizzato in Tamsui, Taiwan. I suoi lavori sono parte di collezioni private e pubbliche incluso il Museo d’Arte di Kumho e Museo d’Arte di Seoul.
Questo contenuto appare solo nell' archivio.
Mostra in collaborazione con il Korea Film Fest 2017
Dal 23 marzo 2017 è ritornato il Korea Film Fest, l’appuntamento che da anni avvicina Firenze alla cultura coreana attraverso un palinsesto ricco di eventi. MAD Murate Art District ha invitato 7 artisti e due curatrici coreane in residenza. Le opere esposte, realizzate da importanti artisti coreani, in parte noti al pubblico grazie alla Biennale di Venezia in parte presentati per la prima volta al pubblico italiano, sono state selezionate dalle curatrici Jiyoung LEE, rappresentante della Platform A, e Kko-kka LEE, ex-responsabile Pianificazione e Sviluppo Programma Accademico alla Busan Biennale 2016. Con titolo di Straniamento, termine italiano per descrivere l’effetto di lontananza e alienazione, i curatori intendevano promuovere un dialogo tra pubblico italiano e opere meno conosciute dell’arte contemporanea coreana per esporre ed esplorare attraverso il linguaggio visuale sentimenti condivisi e valori comuni.
Dal 23 marzo 2017 è ritornato il Korea Film Fest, l’appuntamento che da anni avvicina Firenze alla cultura coreana attraverso un palinsesto ricco di eventi. MAD Murate Art District ha invitato 7 artisti e due curatrici coreane in residenza. Le opere esposte, realizzate da importanti artisti coreani, in parte noti al pubblico grazie alla Biennale di Venezia in parte presentati per la prima volta al pubblico italiano, sono state selezionate dalle curatrici Jiyoung LEE, rappresentante della Platform A, e Kko-kka LEE, ex-responsabile Pianificazione e Sviluppo Programma Accademico alla Busan Biennale 2016. Con titolo di Straniamento, termine italiano per descrivere l’effetto di lontananza e alienazione, i curatori intendevano promuovere un dialogo tra pubblico italiano e opere meno conosciute dell’arte contemporanea coreana per esporre ed esplorare attraverso il linguaggio visuale sentimenti condivisi e valori comuni.
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