Riflessioni e proposte: a Firenze un dibattito sul carcere
Dal 14 al 17 novembre, al Murate art district, Ordine e Fondazione Architetti Firenze sono tra gli organizzatori dell’evento. Tra i panel un focus su Sollicciano: interverrà la direttrice Antonella Tuoni.
Riportare al centro dell’attenzione pubblica il complesso tema del carcere. E’ l’obiettivo dell’iniziativa dal titolo ‘Carcere in città’ – in programma dal 14 al 17 novembre al Murate Art District di Firenze – promossa dall’ associazione di avvocati, Insieme e AGDI – sezione di Firenze, e dall’Ordine degli Architetti di Firenze e Fondazione Architetti Firenze, con il patrocinio della Fondazione Michelucci, insieme al gruppo studio art. 24 e a numerose realtà cittadine che partecipano all’evento.
La sede dell’evento è l’ex carcere fiorentino delle Murate, un luogo simbolo della città, ancora oggi testimone, nelle sue forme architettoniche, della sua funzione carceraria, nonché intervento modello di housing sociale, realizzato con un progetto ispirato dall’architetto Renzo Piano. Oggi è ancora possibile visitare un’ala del carcere duro e apprezzare la differenza tra istituzioni punitive e contesti riabilitativi.
Dibattiti e proposte: durante il convegno saranno presentate alcune proposte che spingono a guardare verso il reinserimento sociale mediante l’attuazione di percorsi rieducativi che mettono al centro i diritti umani. La sentenza della Corte Costituzionale numero 10 dello scorso gennaio si oppone alla deprivazione affettiva che subiscono i detenuti e le loro famiglie, rendendo possibili i colloqui intimi per i detenuti. La scelta della Corte Costituzionale è destinata a rivoluzionare la vita detentiva, il concetto e il progetto di carcere ponendo sfide importanti ad avvocati, architetti, sociologi, pedagoghi, urbanisti, psicologi,e tante altre figure professionali e soprattutto a chi governa la questione carceraria, a livello locale, regionale e statale.
Il 14 novembre il convegno, patrocinato dell’Ordine avvocati di Firenze e dalla Fondazione per la formazione forense, sarà diviso in due moduli: la mattina avrà come tema ‘Carcere e città’, nel pomeriggio il tema sarà ‘Affettività e carcere’. Dalle ore 11.20 ci sarà un focus sul carcere di Sollicciano: interverrà la direttrice del carcere Antonella Tuoni.
Lo stesso giorno sarà inaugurata anche la mostra fotografica ‘Momenti dall’interno’ di Chiara Benelli. Sono poi previste tre performance: alle 12 Marco Sorbara condividerà col pubblico la sua esperienza nella cella di isolamento, alle 15 ci sarà un momento poetico a cura dei collettivi e alle 18:30 uno spettacolo teatrale sul tema dei suicidi in carcere, ad opera della compagnia ‘Attori & convenuti’. Il 15 novembre si potrà fare un tour del complesso delle Murate, con un doppio turno, alle ore 10 e alle ore 11: è necessaria la prenotazione. Il 17 novembre alla sala incontri del Caffè letterario delle Murate ci sarà un focus sulla salute mentale in carcere con l’associazione Brigata Basaglia e una slam poetry sulle patologie carcerarie più comuni.
“L’obiettivo – viene spiegato dai promotori del convegno – è che se la pena deve tendere al reinserimento degli uomini e delle donne nella società, allora il carcere deve essere pensato e progettato in dialogo con la città. Se il carcere deve aiutare il reinserimento delle persone nel quotidiano e nella dimensione familiare, allora alcuni dei suoi spazi dovrebbero essere pensati e progettati per conservare e rinnovare legami”.
Si ringraziano per la disponibilità : dott. Valentina Gensini e arch. Mario Pittalis
Per il progetto grafico e allestimento mostra: arch. Elena Migliorini e Commissione nuovi iscritti dell’Ordine degli architetti di Firenze
Per l’organizzazione e coordinamento: avv. Benedetta Bisaccioni , avv. Laura Corsi, avv. Daniele Regi, arch. Laura Bati, arch. Andrea Crociani, arch. Camilla Perrone