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Clay Apenouvon

Artista installativo

Nato nel 1970 a Lomé, Togo. Vive e lavora sia ad Aubervilliers che a Lomé.

Clay Apenouvon ha partecipato a laboratori di pittura, arti grafiche e serigrafia in Togo prima di trasferirsi a Parigi dove ha continuato la sua iniziazione con gli artisti Claude Viallat e Mounir Fatmi.
Dopo aver esplorato il cartone come materiale, ha sviluppato il concetto “Plastic Attack” per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla nocività della plastica. Più recentemente con il Film noir de Lampedusa (2015) ha denunciato l’indifferenza dell’Europa di fronte alla tragedia dell’immigrazione clandestina. Ha utilizzato un film estensibile nero per creare un’installazione in situ eccezionalmente potente ed evocativa.

Clay Apenouvon ha esposto i suoi lavori alla 1:54 Contemporary African Art Fair di Londra (2015) e nell’opera collettiva Visibles / Invisibles, l’Afrique urbaine et ses marges alla Fondation Blachère, Francia (2015). Per The Day That Come


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Nato nel 1970 a Lomé, Togo. Vive e lavora sia ad Aubervilliers che a Lomé.

Clay Apenouvon ha partecipato a laboratori di pittura, arti grafiche e serigrafia in Togo prima di trasferirsi a Parigi dove ha continuato la sua iniziazione con gli artisti Claude Viallat e Mounir Fatmi.
Dopo aver esplorato il cartone come materiale, ha sviluppato il concetto “Plastic Attack” per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla nocività della plastica. Più recentemente con il Film noir de Lampedusa (2015) ha denunciato l’indifferenza dell’Europa di fronte alla tragedia dell’immigrazione clandestina. Ha utilizzato un film estensibile nero per creare un’installazione in situ eccezionalmente potente ed evocativa.

Clay Apenouvon ha esposto i suoi lavori alla 1:54 Contemporary African Art Fair di Londra (2015) e nell’opera collettiva Visibles / Invisibles, l’Afrique urbaine et ses marges alla Fondation Blachère, Francia (2015). Per The Day That Comes, creerà un’opera originale in situ.