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installazione sonora permanente
APRIL'enigma del Nobel
Fotografo, video artist, artista installativo
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Fotografo, video artist, artista installativo
Nato a Penbury (UK) nel 1970, Robert Pettena ha trascorso gran parte della sua giovinezza e adolescenza tra Brixton (Londra) e San Giovenale (Reggello, Italia). Nel 1990 si trasferisce a Firenze, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti.
Robert Pettena è un artista-viaggiatore che indaga le meraviglie e le incongruenze del mondo, cogliendo aspetti contrastanti della realtà in modo poetico e provocatorio.
Oltre alla fotografia, alla videoarte e alle installazioni, il suo lavoro comprende performance e progetti site-specific che coinvolgono altri attori oltre a lui, spesso provenienti dall’underground artistico in cui Pettena ha individuato un potenziale e un’energia che trasferisce e canalizza in una varietà di situazioni. , innescando un cortocircuito nei sensi del suo pubblico. La sua arte può essere sia massiccia che “distruttiva”, come i suoi scavi all’interno dello studio Gum di Carrara, o minimale, come l’inserimento di un giradischi nel panor
Nato a Penbury (UK) nel 1970, Robert Pettena ha trascorso gran parte della sua giovinezza e adolescenza tra Brixton (Londra) e San Giovenale (Reggello, Italia). Nel 1990 si trasferisce a Firenze, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti.
Robert Pettena è un artista-viaggiatore che indaga le meraviglie e le incongruenze del mondo, cogliendo aspetti contrastanti della realtà in modo poetico e provocatorio.
Oltre alla fotografia, alla videoarte e alle installazioni, il suo lavoro comprende performance e progetti site-specific che coinvolgono altri attori oltre a lui, spesso provenienti dall’underground artistico in cui Pettena ha individuato un potenziale e un’energia che trasferisce e canalizza in una varietà di situazioni. , innescando un cortocircuito nei sensi del suo pubblico. La sua arte può essere sia massiccia che “distruttiva”, come i suoi scavi all’interno dello studio Gum di Carrara, o minimale, come l’inserimento di un giradischi nel panorama desolato del lago artificiale di Santa Barbara, intitolato Alla conquista dell’inutile [ Conquistare l’inutile].