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Il 62° Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, si tiene a Firenze (e online sulla piattaforma mymovies.it) dal 20 al 28 novembre, nei cinema La Compagnia, Spazio Alfieri, Cinema Stensen, Istituto Francese e al Mad – Murate Art District, Teatro Cantiere Florida e 25 Hours Hotel. La manifestazione – presieduta da Vittorio Iervese e diretta da Alessandro Stellino e Claudia Maci – presenta il meglio del cinema documentario internazionale in un programma di 80 film, accompagnati da numerosi ospiti internazionali e nazionali.

MAD – Murate Art District ospita dal 22 al 25 novembre la sezione Doc at Work – Future Campus, che rilancia la sua missione di intercettare le voci più interessanti del documentario di domani con una selezione di 12 film provenienti da 10 scuole di cinema di altrettanti paesi europei: la Aalto University – ELO Film School dalla Finlandia; la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti e il CSC Centro Sperimentale di Cinematografia dall’Italia; La Fémis e Le Fresnoy / Studio national des arts contemporains dalla Francia; la HEAD dalla Svizzera; les APACH de la HELB dal Belgio; la ECAM dalla Spagna; il master Doc Nomads dal Belgio, dal Portogallo e dall’Ungheria; la London Film School dal Regno Unito.
In questa edizione 2021 si torna finalmente in sala per scoprire insieme cosa inquieta, cosa muove, cosa incuriosisce la nuova generazione di autori e autrici.

 

Programma completo del festival: www.festivaldeipopoli.org


Programma delle proiezione a MAD

Lunedì 22 novembre, 10.00 – 11.30

THE BLACK HEDGEHOG - di Gemma Ushengewe

Alla stregua di un’inchiesta, il corto apre alla lotta antirazzista attraverso la denuncia di un dolce esposto in una pasticceria. Facendo appello al cinema per costruire uno spazio in cui prendere la parola, si mostra il funzionamento di un sistema che incoraggia tali immagini a riaffiorare.
Svizzera, 2020, 26′

FATHERS’ LAND - di Francesco Di Gioia

Con un corto che fonde il materiale d’archivio con la poesia, Francesco di Gioia ci fa scoprire la storia del poeta libico Fadil Hasin Ash-Shalmani. La sua deportazione in Italia rivela una delle facce più dimenticate e violente del colonialismo nazionale in Libia.
Italia, 2021, 11′

BETWEEN DOG AND WOLF - di Sébastien Willem

Alla fine di ottobre 2019, un gruppo di militanti si insedia nel cuore di una foresta nelle Ardenne. Il loro obiettivo è quello di difendere il sito dalle attività economiche sostenute da Idelux, una società d’impresa decisa a edificare nell’area. Nasce così una nuova zona protetta.
Belgio, 2021, 15′

Martedì 23 novembre, 10.00 – 11.30

SOUNDS OF WEARINESS - di Taymour Boulos

In preda a un attacco d’ansia, il regista si rifugia in una lavanderia automatica, unica oasi di normalità nella pandemia. Gli incontri fortuiti che vi fa, filmati dall’oblò di una lavatrice, si intersecano con il suo bisogno di comprendere il malessere che lo accompagna.
Ungheria, Belgio, Portogallo, Libano, 2021, 12’

LAND THAT RISES AND DESCENDS - di Moona Pennanen

Un corto che esplora il cortile dimenticato della Finlandia: l’arcipelago di Kvarken. Un luogo unico in cui il mare è terra futura e la terra era precedentemente mare. Ritratto di una comunità di spiriti antichi che si agitano nello stormire del vento, in una terra ai confini del mondo.
Finlandia, 2020, 21’

STORGETNYA - di Hovig Hagopian

In una miniera di sale, 230 metri sotto terra, uomini, donne e bambini si ritrovano per curare i loro problemi respiratori. Tra visite mediche ed esercizi di ginnastica, i pazienti di questa clinica sotterranea si muovono in un’atmosfera sospesa nel tempo, misteriosa e sottilmente surreale.
Francia, 2020, 21’

Mercoledì 24 novembre, 10.00 – 11.30

SCUM MUTATION - di OV

All’intersezione tra l’immaginario cyborg e il mondo queer, il corto costruisce un manifesto di resistenza bio-politica a un sistema pervasivo, omologante e violento. Un gesto di lotta e insieme rivendicazione della possibilità, perturbante, di immaginare un mondo radicalmente “altro”.
Francia, 2020, 10’

CHILDREN SHOULD ONLY BE KISSED AT NIGHT - di Chiara Canale, Chiara Ferretti, Letizia Salerno Pittalis, Giulia Zini

Il viaggio di 4 registe alla ricerca delle parole degli uomini che sono stati figli e che saranno padri. Al Cerchio degli Uomini di Torino ci si occupa del superamento del modello patriarcale maschilista attraverso il cambiamento dei maschi e del loro linguaggio.
Italia, 2021, 34’

MADRID, BAD LIFE - di Ignacio Ruiz Gómez, Isabela Bianchi, Pablo Adiego, María Gómez

Recuperando le parole di uno “studio psico-sociologico” che denuncia quelle che erano considerate devianze sociali nella Madrid di inizio ‘900, il collettivo di filmmaker dà vita a un saggio queer dal tono ironico e militante, capace di rivendicare una nuova libertà di sguardo.
Spagna, 2021, 14’

Giovedì 25 novembre, 10.00 – 11.30

PIGEON’S SONG - di Eneos Çarka

Leggendo i diari del nonno, incarcerato durante la dittatura di Hoxha in Albania, il regista vede nel piccione fuori dalla sua finestra l’uccello che gli faceva compagnia nella prigionia, un cortocircuito che lo porta a riflettere sulle ferite aperte della storia familiare attraverso le immagini.
Belgio, Albania, 2021, 16’

AFTER A ROOM - di Naomi Pacifique

Esplorare l’intimità come parco giochi personale, la pelle come mappa intima. Il corpo di Naomi libera la sua tensione nella stanza che divide con Ram, luogo di esplorazione del suo bambino interiore, dell’amore e dei suoi fantasmi.
Regno Unito, Svizzera, Paesi Bassi, 2021, 21’

A DANCE FOR THE END OF THE WORLD - di Paula González, Gloria Gutiérrez, Andrés Santacruz

Durante il lockdown, a Madrid un ragazzo e una ragazza costruiscono una corrispondenza per sentirsi meno soli. Questa corrispondenza li porterà a inventare insieme viaggi per spazi e tempi che gli permettano di evadere dal presente, immaginando allo stesso tempo un domani post-pandemico.
Spagna, 2021, 15’