In un contesto fortemente globalizzato e contaminato, segnato da sradicamento, mobilità e migrazioni, è ancora possibile parlare di identità? Il riemergere dei nazionalismi rivela una nuova urgenza relativa al senso di appartenenza, in contraddizione con l’ibridazione culturale in atto. Questa giornata intende offrire spunti, analisi, riflessioni sulle dinamiche identitarie globali, con particolare attenzione alla produzione culturale, alla ibridazione dei linguaggi e alle narrazioni postcoloniali.
- Panel 1 – h 14.00-16.30 – Cosmopolitismo, diaspora, ritorno del nazionalismo
Introduzione
Il ritorno del nazionalismo? Anna Triandafyllidou
Se da un lato il commercio globale, le informazioni tecnologiche, il trasporto più veloce e meno costoso, militano contro lo Stato e la sua sovranità quasi minando l’importanza della Nazione, assistiamo oggi al ritorno del nazionalismo. Ciò spesso prende la forma di xenofobia, chiusura, desiderio di riprendere in mano il controllo, erigere frontiere, separarsi dagli altri Paesi e anche dagli atri Stati membri dell’UE. Questa nota introduttiva cerca di analizzare perché questo accade e perché, in luogo delle identità globali, vediamo riemergere le identità nazionali.
L’Europa come un’identità cosmopolita Monica Sassatelli
Il motto dell’Unione Europea “uniti nella diversità” sembra sempre più lontano dalla cultura e dal clima politico attuale. Tuttavia indagare le possibilità di identità multiple e aperte, secondo l’ideale europeo, acquisisce nella situazione odierna una rinnovata rilevanza. Un’Europa cosmopolita non è solo un’utopia ma un campo pratico per le istituzioni dell’UE in cerca di legittimità. Ciò apre opportunità per il dialogo e lo scambio in un mondo sempre più nostalgico di identità collettive forti ed esclusive.
Identità delle città tra globale e nazionale: riflessioni dai lati opposti del Mediterraneo Nick Dines
In che misura le connessioni globali – dalla crescente presenza di imprese multinazionali alla diversità culturale dovuta dalle migrazioni internazionali – definiscono oggi la vita urbana e ridefiniscono le modalità secondo cui l’identità di una città è generata e percepita in relazione alla nazione? Questo contributo prenderà in considerazione le diverse prospettive offerte da Roma e Rabat, due città capitali del Mediterraneo, per mettere in evidenza le implicazioni fluttuanti della “Global Identity” su scala urbana.
- Panel 2 – 16.30 – 19.00 – L’arte contemporanea tra dimensione globale e locale
Introduzione
Identità globali Valentina Gensini
E’ ancora possibile, nella dimensione globale, mantenere e narrare un’identità radicata nella propria cultura? Come agiscono le narrazioni postcoloniali e le dimensioni culturali ibride? Che senso ha parlare di identità nel contesto attuale, fortemente globalizzato e contaminato, segnato da mobilità, migrazione, sradicamento?
Artisti della diaspora e identità globali Jasper Chalcraft
Cosa dicono gli artisti della diaspora riguardo alle identità globali? Per molti artisti della diaspora le identità sono strumenti per sopravvivere, strumenti che li aiutano a negoziare tra differenti mondi artistici e differenti aspettative sociali. Le identità nazionali, categorie razziali e identità conflittuali sono esaminate nel lavoro di Shambuyi Wetu e Yannick Delass, due artisti congolesi che vivono a San Paolo da tre anni, e da Lenna Bahule, una musicista mozambicana che lavora tra San Paolo e Maputo. A partire dalle collaborazioni avute con loro, svilupperemo una indagine su come gli artisti africani della diaspora usano le identità in modo creativo, e come si muovono attraverso le difficoltà dell’inclusione culturale in Brasile e oltre.
Plurale o frammentato? Le identità in un mercato dell’arte in globalizzazione Jeremie Molho
In meno di 20 anni la geografia del mercato d’arte globale è stata radicalmente trasformata. Dalla concentrazione in poche città nell’Europa del Ovest e in Nord America, si è espanso globalmente quando sono nati nuovi centri in Asia, America latina e Medioriente. La moltiplicazione di gallerie, fiere d’arte e istituzioni culturali in queste città emergenti ha aumentato la visibilità per gli artisti di queste regioni. Ma il mercato dell’arte globale è diventato “post-coloniale” e “cross-culturale”? Questa presentazione offrirà alcune risposte, in base al mio lavoro sul campo svolto negli ultimi sei anni a Istanbul, Singapore, Hong Kong e Doha. I diversi attori di questi mondi dell’arte (collezionisti, galleristi, curatori, artisti, direttori di fiere d’arte…) utilizzano identità locali, regionali, nazionali come risorse per affermare e stabilire la loro presenza sul mercato globale.
GLOBAL IDENTITIES. Postcolonial and Cross-cultural Narratives Tavola rotonda con I curatori / Round table with exhibition curators Valentina Gensini, Justin Randolph Thompson, Janine Gaelle Dieudji, Livia Dubon Bohlig, Daria Filardo, Matteo Innocenti, Veronica Caciolli. Cinque interventi, focalizzati in diversi contesti culturali e geografici, affrontano questa ossimorica indagine relativa alla ricerca di identità nel contesto globale. Alcune riflessioni sui progetti, gli artisti e le pratiche.