Agorà
permanent sound installation
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Le simmetrie dei desideri è un progetto costruito con i cittadini che abitano il quartiere di Sant’Ambrogio e il Complesso delle Murate.
Partendo dalla straordinaria esperienza vissuta nel corso dei quattro anni di residenza d’artista nei quartieri nord di Marsiglia, come artiste associée di Le ZEF – scène nationale de Marseille, Ilaria Turba ha ricercato oggetti privati e d’affezione che fossero forti veicoli di desideri, storie e immaginari. Se nel progetto sviluppato in Francia a materializzare i desideri della comunità era stata la pratica della panificazione, rituale antico che accomuna tutte le culture mediterranee, nella residenza fiorentina i manufatti francesi sono serviti da attivatori di un nuovo percorso partecipativo con gli abitanti delle Murate e del quartiere di Sant’Ambrogio. Il lungo processo di rigenerazione e riqualificazione di questo luogo unico prosegue dunque prendendo sempre nuove forme.
Ilaria Turba ha intervistato i cittadini chiedendo in pr
Le simmetrie dei desideri è un progetto costruito con i cittadini che abitano il quartiere di Sant’Ambrogio e il Complesso delle Murate.
Partendo dalla straordinaria esperienza vissuta nel corso dei quattro anni di residenza d’artista nei quartieri nord di Marsiglia, come artiste associée di Le ZEF – scène nationale de Marseille, Ilaria Turba ha ricercato oggetti privati e d’affezione che fossero forti veicoli di desideri, storie e immaginari. Se nel progetto sviluppato in Francia a materializzare i desideri della comunità era stata la pratica della panificazione, rituale antico che accomuna tutte le culture mediterranee, nella residenza fiorentina i manufatti francesi sono serviti da attivatori di un nuovo percorso partecipativo con gli abitanti delle Murate e del quartiere di Sant’Ambrogio. Il lungo processo di rigenerazione e riqualificazione di questo luogo unico prosegue dunque prendendo sempre nuove forme.
Ilaria Turba ha intervistato i cittadini chiedendo in prestito oggetti simbolici, attivatori di memorie e narrazioni, cogliendo corrispondenze speculari, simmetrie consonanti con i desideri francesi.
Durante il mese di residenza l’artista ha collocato progressivamente negli spazi espositivi oggetti, pani e immagini fotografiche cui ha lavorato in progress, creando una vera e propria topografia emozionale del quartiere. Gli oggetti, abbinati secondo singolari corrispondenze della forma e dello spirito, sono accompagnati da racconti, desideri e tracce del processo di ricerca: ogni singolo elemento è parte di una narrazione collettiva, di una mappatura delle memorie e dei sentimenti, oltre che dei desideri della nostra comunità.