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Maria Rosa Sossai
Curator, founder ALA accademia libera delle arti
Maria Rosa Sossai is a researcher in the field of artistic practices and education policies. She lives in Rome. In 2010 she founded esterno22, an association for contemporary art education, which in 2012 became ALA accademia libera delle arti, an independent platform for education and contemporary art; recent projects include a cycle of workshops and exhibitions of Italian and international artists at FAI – Villa e Collezione Panza in Varese. It currently collaborates with Spazio5 in Trieste. From 2013 to April 2015 she was artistic director of AlbumArte spazio | projects for contemporary art, a non-profit cultural association in Rome. She has curated exhibitions and projects in galleries, foundations and museums in Italy and abroad such as the MAN museum in Nuoro, the Pastificio Cerere Foundation, the Polish Institute in Rome, Nomas Foundation, the American Academy, the Real Academia de España in Rome, the Italian Cultural Institute in Istanbul and Seoul, the Tel Aviv Museum, S
Maria Rosa Sossai is a researcher in the field of artistic practices and education policies. She lives in Rome. In 2010 she founded esterno22, an association for contemporary art education, which in 2012 became ALA accademia libera delle arti, an independent platform for education and contemporary art; recent projects include a cycle of workshops and exhibitions of Italian and international artists at FAI – Villa e Collezione Panza in Varese. It currently collaborates with Spazio5 in Trieste. From 2013 to April 2015 she was artistic director of AlbumArte spazio | projects for contemporary art, a non-profit cultural association in Rome. She has curated exhibitions and projects in galleries, foundations and museums in Italy and abroad such as the MAN museum in Nuoro, the Pastificio Cerere Foundation, the Polish Institute in Rome, Nomas Foundation, the American Academy, the Real Academia de España in Rome, the Italian Cultural Institute in Istanbul and Seoul, the Tel Aviv Museum, SongEun ArtSpace in Seoul and together with Laura Cherubini, a travelling exhibition by Carla Accardi in Toruń, Budapest, Thessaloniki and Athens.
She writes for contemporary art magazines such as Flash Art, Arte e Critica, Artribune and Shifter; with Silvana Editoriale, Milan, she has published Arte video, storie e culture del video d’artista in Italia, 2002, Film d’artista, percorsi e confronti tra arte e cinema, 2009, Vivere insieme art as a pedagogical action, 2018.
Workshop a cura di Maria Rosa Sossai
Il progetto riprende i valori della responsabilità morale e della gratitudine etica che sono al centro del lavoro artistico On Reconciliation del 2013 di Dora Garcia, esaminati attraverso la lente della relazione tra due intellettuali protagonisti della scena culturale europea del Novecento, Hannah Arendt e Martin Heidegger.
Nella consapevolezza che esiste un legame indissolubile tra la sfera privata e la sfera pubblica, tali valori sono il punto di partenza del progetto Riconciliarsi con chi? Con che cosa? Perché? per affrontare i conflitti spesso non risolti all’interno di una collettività, la quale è viva solo se ha la speranza di un domani.
Il progetto prevede la partecipazione e il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, delle associazioni e delle personalità chiave della comunità per costruire insieme un terreno fertile di incontro e scambio.
I tre incontri sul tema della riconciliazione all’interno del progetto RIVA
Il progetto riprende i valori della responsabilità morale e della gratitudine etica che sono al centro del lavoro artistico On Reconciliation del 2013 di Dora Garcia, esaminati attraverso la lente della relazione tra due intellettuali protagonisti della scena culturale europea del Novecento, Hannah Arendt e Martin Heidegger.
Nella consapevolezza che esiste un legame indissolubile tra la sfera privata e la sfera pubblica, tali valori sono il punto di partenza del progetto Riconciliarsi con chi? Con che cosa? Perché? per affrontare i conflitti spesso non risolti all’interno di una collettività, la quale è viva solo se ha la speranza di un domani.
Il progetto prevede la partecipazione e il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, delle associazioni e delle personalità chiave della comunità per costruire insieme un terreno fertile di incontro e scambio.
I tre incontri sul tema della riconciliazione all’interno del progetto RIVA intendono dare il loro contributo a ricucire il rapporto ancora distante tra il fiume Arno, le sue sponde e i cittadini, in un momento in cui l’emergenza sanitaria ci ha messo di fronte ai valori della responsabilità morale e della gratitudine, da esercitare anche nei confronti del paesaggio con il quale abbiamo a volte un rapporto quotidiano ma distratto.
Il tema della riconciliazione ci spinge inevitabilmente a chiederci con chi o con che cosa desideriamo riconciliarci e perché?
La riconciliazione è un’assunzione di responsabilità che genera un sentimento di gratitudine nei confronti di qualcuno o qualcosa che è stato ferito e di cui riconosciamo il valore.
Durante i tre incontri le studentesse/i e le singole persone rifletteranno sul rapporto che hanno coltivato nel tempo nei confronti del fiume Arno – indifferenza, empatia, cura, interesse – e formuleranno un atto di riconciliazione che potrà assumere le forme più diverse – un testo, un’opera d’arte, una canzone, un film, una musica, un disegno, una danza, un’azione, uno statement, in modo da formare una voce corale che permetterà a ognuna/o di noi di compiere quel primo passo per operare innanzitutto una riconciliazione con noi stesse/i.
Il progetto partecipativo sarà portato avanti con il coinvolgimento della comunità del quartiere di Sant’Ambrogio, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, nell’ambito del progetto Voice Over in collaborazione con il Progetto RIVA
Con il sostegno di Fondazione CR Firenze
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Conferenza in diretta sulla pagina facebook del Museo Civico e del MAD Murate Art District, 17 febbraio 2021 ore 17.00
Il Museo Civico di Castelbuono in collaborazione con MAD Murate Art District presenta l’incontro “La sfida del digitale per i musei: storytelling, pubblici e accessibilità”, trasmesso in diretta sulla pagina facebook delle due istituzioni culturali, mercoledi 17 febbraio 2021 ore 17.00.
Un incontro con la partecipazione di:
Elisa Bonacini, esperta di comunicazione culturale con le nuove tecnologie,
Valentina Gensini, direttore artistico MAD Murate Art District,
Maria Rosa Sossai, ricercatrice nel campo delle pratiche artistiche partecipative e delle politiche dell’educazione,
Laura Barreca, Direttrice del Museo Civico di Castelbuono.
La conversazione affronta da diverse prospettive scientifiche un tema con il quale i musei sono chiamati a confrontarsi in un momento storico come quello attuale. Appare ormai condivisa l’idea di un generale ripensamento della funzione dei musei e degli strumenti di divulgazione e promozione culturale, sia in rapporto alle diverse tipologie
Il Museo Civico di Castelbuono in collaborazione con MAD Murate Art District presenta l’incontro “La sfida del digitale per i musei: storytelling, pubblici e accessibilità”, trasmesso in diretta sulla pagina facebook delle due istituzioni culturali, mercoledi 17 febbraio 2021 ore 17.00.
Un incontro con la partecipazione di:
Elisa Bonacini, esperta di comunicazione culturale con le nuove tecnologie,
Valentina Gensini, direttore artistico MAD Murate Art District,
Maria Rosa Sossai, ricercatrice nel campo delle pratiche artistiche partecipative e delle politiche dell’educazione,
Laura Barreca, Direttrice del Museo Civico di Castelbuono.
La conversazione affronta da diverse prospettive scientifiche un tema con il quale i musei sono chiamati a confrontarsi in un momento storico come quello attuale. Appare ormai condivisa l’idea di un generale ripensamento della funzione dei musei e degli strumenti di divulgazione e promozione culturale, sia in rapporto alle diverse tipologie di pubblico, sia in relazione alla valorizzazione del patrimonio culturale. I Musei possono quindi farsi promotori di un nuovo formato di fruizione che permetta una maggiore inclusione e una migliore accessibilità al patrimonio culturale, anche in relazione all’orientamento fornito dalla Convenzione di Faro (2005).
Le istituzioni culturali, a cui è affidata per statuto la tutela, la valorizzazione, la produzione, la musealizzazione, e la divulgazione di beni materiali e immateriali, oggi affrontano la sfida della trasmissione del patrimonio culturale attraverso l’invenzione di nuovi linguaggi di comunicazione. Una riflessione che si estende anche al tema delle professionalità museali, e dei nuovi ambiti di sperimentazione come lo storytelling, i virtual tour, la partecipazione di più categorie sociali di pubblico, con l’adozione di un linguaggio meno tecnico e più comprensibile. Per determinare un impatto concreto sui visitatori il settore dell’innovazione tecnologica ha offerto negli ultimi decenni strumenti e possibilità di valorizzazione delle opere e del concetto di esperienza al museo.
Durante la conversazione saranno discussi e presentati con le autrici le recenti pubblicazioni di Elisa Bonacini I Musei e le forme dello Storytelling digitale, Aracne, 2020, e Valentina Gensini, Musei, Pubblici, Tecnologie, Pisa University Press, 2020.
Available in:
CWith the column #LeOpereeiGiorni we invited artists, curators and intellectuals to share reflections on their work and the current moment.
Today we listen to Maria Rosa Sossai, Curatrice, fondadrice ALA accademia libera delle arti
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