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Dopo una lunga residenza artistica presso MAD Murate Art District, l’artista italo-argentina Mariana Ferratto ha affrontato negli ambienti dell’ex carcere delle Murate il tema degli spazi di libertà e creatività clandestine. La mostra Libertà clandestine ha esposto le più recenti ricerche dell’artista: Memoria de la materia, progetto artistico vincitore dell’Italian Council 2022, e Affiorare, sviluppato proprio durante la residenza fiorentina vinta con il bando MAD e sviluppata a partire da gennaio 2023.
I due progetti hanno raccontato gli spazi e gli interstizi di creatività e sopravvivenza che i detenuti politici sono riusciti a creare durante il periodo dittatoriale argentino del 1976-1983. Sotto il comando del tenente generale Jorge Rafael Videla, diventato Presidente dell’Argentina con un colpo di Stato, furono imprigionati numerosi dissidenti politici, sottoposti a tortura e isolamento. In questo contesto, in segno di resistenza, i detenuti iniziarono ad organizzar
Dopo una lunga residenza artistica presso MAD Murate Art District, l’artista italo-argentina Mariana Ferratto ha affrontato negli ambienti dell’ex carcere delle Murate il tema degli spazi di libertà e creatività clandestine. La mostra Libertà clandestine ha esposto le più recenti ricerche dell’artista: Memoria de la materia, progetto artistico vincitore dell’Italian Council 2022, e Affiorare, sviluppato proprio durante la residenza fiorentina vinta con il bando MAD e sviluppata a partire da gennaio 2023.
I due progetti hanno raccontato gli spazi e gli interstizi di creatività e sopravvivenza che i detenuti politici sono riusciti a creare durante il periodo dittatoriale argentino del 1976-1983. Sotto il comando del tenente generale Jorge Rafael Videla, diventato Presidente dell’Argentina con un colpo di Stato, furono imprigionati numerosi dissidenti politici, sottoposti a tortura e isolamento. In questo contesto, in segno di resistenza, i detenuti iniziarono ad organizzarsi ideando originali attività all’insaputa delle guardie carcerarie. Le opere in mostra hanno raccontato questa esperienza: il potere della creatività come spinta alla sopravvivenza e nutrimento identitario collettivo come opposizione silente di fronte all’alienazione strategica a cui erano sottoposti.
Al primo piano del complesso il progetto artistico Memoria de la Materia ha riproposto sotto forma di laboratorio partecipato tutte le attività artistiche e creative ideate durante il periodo di detenzione attraverso video-installazioni, disegni sulla pratica di un linguaggio muto. Al carcere duro, invece, sono state collocate diverse installazioni audio che hanno documentato i racconti delle detenute politiche argentine del lavoro Affiorare. Tre grandi fiori di argilla e decine di piccoli fiori, quest’ultimi realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze durante i workshop tenuti nel corso della residenza, hanno popolato questi ambienti cupi e dolorosi. L’artista ha portato nell’ex carcere duro delle Murate la memoria di una storia di resistenza femminile contro la repressione argentina Le opere hanno restituito atti di resilienza in modo delicato e intenso: gesti silenziosi, azioni artistiche, originali sistemi di comunicazione ricostruiscono la tenacia di un gruppo di uomini e donne che hanno condiviso la prigionia e poi la diaspora conseguente all’esilio, e che si sono trovati idealmente ricongiunti nel racconto delle invenzioni e dei diversivi escogitati per mantenere viva la creatività, la memoria, la relazione e gli affetti anche in una condizione di privazione e mortificazione, praticando arte, solidarietà, apprendimento continuo e mutuale.
Mariana Ferratto (Rome 1979) is an Italian-Argentinian artist based in Florence. She graduated from the Academy of Fine Arts in Rome and completed her training with studies in dance-theater. Her research revolves around the theme of identity in its many facets. An essential element is the body as a medium through which to investigate the theme of personal and gender identity, relationships with each other and the stereotypes associated with it.
The Memoria de la Materia project is a winner of the Italian Council 2022, 11th edition scope 3, grant for supporting international research by artists, curators and critics.
She has participated in numerous exhibitions in prestigious exhibition spaces including: MAXXI Roma, MACRO, Museo di arte contemporanea Roma, PAN – Palazzo delle Arti Napoli, MUMI Montevideo, Auditorium Parco della Musica Rome, Contempoary Art Museum St. Louis Missouri, USA, Palazzo Merulana in Rome, Sala Rekalde in Bilbao, Museo di Roma in Trastevere, Centro Cultural Rec
Mariana Ferratto (Rome 1979) is an Italian-Argentinian artist based in Florence. She graduated from the Academy of Fine Arts in Rome and completed her training with studies in dance-theater. Her research revolves around the theme of identity in its many facets. An essential element is the body as a medium through which to investigate the theme of personal and gender identity, relationships with each other and the stereotypes associated with it.
The Memoria de la Materia project is a winner of the Italian Council 2022, 11th edition scope 3, grant for supporting international research by artists, curators and critics.
She has participated in numerous exhibitions in prestigious exhibition spaces including: MAXXI Roma, MACRO, Museo di arte contemporanea Roma, PAN – Palazzo delle Arti Napoli, MUMI Montevideo, Auditorium Parco della Musica Rome, Contempoary Art Museum St. Louis Missouri, USA, Palazzo Merulana in Rome, Sala Rekalde in Bilbao, Museo di Roma in Trastevere, Centro Cultural Recoleta Buenos Aires, Serrone della Villa Reale di Monza, Galleria Parmeggiani Reggio Emilia, Tese delle Vergini dell’Arsenale Venezia, Le Monnaie de Paris, Fondazione Pastificio Cerere Rome, C/O Careof Milano, Fondazione Adriano Olivetti Rome, Istituto Italo-Latino americano Rome, Museo Pietro Canonica Villa Borghese Rome, Accademia di Romania Rome, Fondazone Alda Fendi Rome, Museo del Sannio Benevento, MAC – Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, Museo Casa natale di Gabriele D’Annunzio Pescara, CIAC Castello Colonna Genazzano. In 2022/2023 she has participated in the production residency at MAD, Murate Art District in Florence, in 2015 at Residenza Artistica Cosenza 2015 curated by I Martedì Critici, in 2014 at FDV Residency Program at Careof/DOCVA, Fabbrica del Vapore Milan, in 2010-2011 was selected by Incontri Internazionali d’Arte for a residency at Cité Internationale des Arts in Paris.
In 2012 she won the II edition of Premio Arte, patrimonio e diritti umani promosso from Connecting Cultures. And she is represented by The Gallery Apart, Rome.
Mariana Ferratto's exhibition
The solo exhibition of the Italo-Argentinian artist Mariana Ferratto, Libertà clandestine, curated by Valentina Gensini and organized by MUS.E, is the result of an active collaboration with MAD Murate Art District.
Libertà clandestine is a project that addresses and portrays the spaces of freedom and clandestine creativity that Argentine political prisoners achieved during the argentine dictatorship from 1976 to 1983. The exhibition features artist’s works that revolve around two central projects: Memoria de la materia winner of the Italian Council 2022, a coveted prize that supports international research by artists, curators, and critics, and Affiorare developed during the artist’s residency at the Murate Art District starting from January 2023.
During the Argentine dictatorship, many penitentiary institutions sent political prisoners to a regime of isolation and inactivity as a method of physical and psychological destruction. In a sign of resistance, sma
The solo exhibition of the Italo-Argentinian artist Mariana Ferratto, Libertà clandestine, curated by Valentina Gensini and organized by MUS.E, is the result of an active collaboration with MAD Murate Art District.
Libertà clandestine is a project that addresses and portrays the spaces of freedom and clandestine creativity that Argentine political prisoners achieved during the argentine dictatorship from 1976 to 1983. The exhibition features artist’s works that revolve around two central projects: Memoria de la materia winner of the Italian Council 2022, a coveted prize that supports international research by artists, curators, and critics, and Affiorare developed during the artist’s residency at the Murate Art District starting from January 2023.
During the Argentine dictatorship, many penitentiary institutions sent political prisoners to a regime of isolation and inactivity as a method of physical and psychological destruction. In a sign of resistance, small groups formed, conducting activities behind prison guard’s backs. The works on display narrate this experience, illustrating the power of creativity as a drive for survival.
With sensitivity, the various spaces at MAD present stories of resilience and friendship, practices of intellectual survival, the preservation of memory, the nurture of affection for distant loved ones, and for new close by friendships.
The exhibition opens on Thursday, October 19, 2023, at 5:30 PM and will be open for visitors until January 7, 2024.
For more information:
Phone: 055 2476873
Email: info.mad@musefirenze.it