Agorà
permanent sound installation
OPENArchival Platform
Robert Pettena
Laboratorio di arte pubblica e intervento sul territorio
Zona/Zone
Fabrizio Ajello / Robert Pettena
Zona/Zone è un laboratorio di arte pubblica e intervento sul territorio ideato dall’artista Fabrizio Ajello con la collaborazione del Prof. Robert Pettena, realizzato all’interno del percorso formativo di Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Gli allievi del corso hanno partecipato attivamente al processo di documentazione, analisi e intervento in alcune zone della città di Firenze, selezionate appositamente dall’artista. Gli spazi d’indagine sono stati scelti in base alle peculiarità urbanistiche ma anche estetico-sociali, economiche ed emozionali. Partendo da ricognizioni specifiche di singole porzioni del territorio (Zone), si è passati ad una riflessione sul complesso città come organismo (Zona). L’attraversamento, il ripensare la città, le appartenenze e le discrasie, le partizioni e i riflessi, gli avvenimenti storicizzati e l’attualità, la materia e l’informe, l’appropriazione temporanea, le strutt
Zona/Zone
Fabrizio Ajello / Robert Pettena
Zona/Zone è un laboratorio di arte pubblica e intervento sul territorio ideato dall’artista Fabrizio Ajello con la collaborazione del Prof. Robert Pettena, realizzato all’interno del percorso formativo di Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Gli allievi del corso hanno partecipato attivamente al processo di documentazione, analisi e intervento in alcune zone della città di Firenze, selezionate appositamente dall’artista. Gli spazi d’indagine sono stati scelti in base alle peculiarità urbanistiche ma anche estetico-sociali, economiche ed emozionali. Partendo da ricognizioni specifiche di singole porzioni del territorio (Zone), si è passati ad una riflessione sul complesso città come organismo (Zona). L’attraversamento, il ripensare la città, le appartenenze e le discrasie, le partizioni e i riflessi, gli avvenimenti storicizzati e l’attualità, la materia e l’informe, l’appropriazione temporanea, le strutture e i riflessi, sono stati i temi centrali dell’intero percorso laboratoriale, restituito dai partecipanti attraverso una serie di interventi sul territorio realizzati e da realizzare nei prossimi mesi e una produzione di immagini e percorsi progettuali.
This content is avaiable only in this archive.
Photographer, Video artist, installation artist
Born in Penbury (UK) in 1970, Robert Pettena spent a large part of his youth and adolescence between Brixton (London) and San Giovenale (Reggello, Italy). In 1990 he moved to Florence, where he attended the Accademia di Belle Arti.
Robert Pettena is an artist-cum-traveller probing the wonders and inconsistencies of the world, seizing conflicting aspects of reality in a manner both poetic and a provocative.
Alongside photography, video-art and installations, his work includes performances and site-specific projects involving other players besides himself, often hailing from the artistic underground in which Pettena has identified a potential and an energy that he transfers and channels into a variety of situations, sparking a short-circuit in his audience’s senses. His art can be both massive and “destructive”, like his excavation inside the Gum studio in Carrara, or minimal, like his insertion of a record player into the desolate panorama of the artificial lake of Santa Barb
Born in Penbury (UK) in 1970, Robert Pettena spent a large part of his youth and adolescence between Brixton (London) and San Giovenale (Reggello, Italy). In 1990 he moved to Florence, where he attended the Accademia di Belle Arti.
Robert Pettena is an artist-cum-traveller probing the wonders and inconsistencies of the world, seizing conflicting aspects of reality in a manner both poetic and a provocative.
Alongside photography, video-art and installations, his work includes performances and site-specific projects involving other players besides himself, often hailing from the artistic underground in which Pettena has identified a potential and an energy that he transfers and channels into a variety of situations, sparking a short-circuit in his audience’s senses. His art can be both massive and “destructive”, like his excavation inside the Gum studio in Carrara, or minimal, like his insertion of a record player into the desolate panorama of the artificial lake of Santa Barbara, entitled Alla conquista dell’inutile [Conquering the Pointless].
He has taken part in numerous collective exhibitions both in Italy and abroad, including: Watou Poëziezomer 2001 Een lege plek om te blijven, curated by Pier Luigi Tazzi and Ann Demeester, Watou (Belgium) 2001; Palazzo delle Libertà, curated by Lorenzo Fusi and Marco Pierini, Palazzo delle Papesse, Siena, 2003; Fuori uso, curated by Luca Beatrice, Pescara 2004; The Food Show: The Hungry Eye, curated by Robert G. Edelman and Gina Fiore, Chelsea Art Museum, New York (USA) 2006; Pan Screening, Art Radio Live, WPS1. ORG Broadcasts, Biennale di Venezia, Venice 2007; Rites de Passage, curated by Pier Luigi Tazzi, Schunck, Glaspaleis, Heerlen, Netherlands 2009, and Jump into the UnKnown, Future Rhythms curated by Mike Watson, side event of the 56th Biennale Internazionale d’Arte of Venice 2015, and Florenz Contemporary, curated by Angelika Stepken Embassy of Italy, Berlin 2015. A sweeping anthological exhibition of his work was held in several different sites in the historic centre of Prato in 2008: Second Escape, curated by Pier Luigi Tazzi. His most recent personal exhibitions in 2014 include: Robert Pettena Noble Explosion, curated by Marco Pierini, Galleria Civica of Modena; and in 2016: L’Enigma di Nobel curated by Valentina Gensini, PAC, Florence.
This content is avaiable only in this archive.
Residenza d'artista e installazione di Robert Pettena
E’ stata inaugurata giovedì 3 marzo 2016, presso MAD Murate Art District, l’Enigma di Nobel, installazione dell’artista Robert Pettena nata da un lungo lavoro di ricerca compiuto a partire dai siti SIPE-Nobel del territorio italiano. Alfred Nobel, noto come l’ideatore dell’omonimo premio, fu anche e soprattutto l’inventore della dinamite: nei primi anni Settanta dell’Ottocento, dopo aver incontrato varie difficoltà in molti Paesi del nord Europa, Nobel giunse in Italia per installare i suoi impianti di produzione di esplosivi. Più tardi la sua società “Dynamite Nobel” stabilì una fruttuosa joint venture con la Società Italiana Prodotti Esplodenti, dando vita alla SIPE Nobel S.p.A. L’Enigma di Nobel è stato il secondo capitolo di un ampio progetto dedicato a Nobel, iniziato qualche anno fa all’interno di una delle sue ex-fabbriche, la polveriera di Forte dei Marmi, poi proseguito negli altri stabilimenti siti lungo la penisola e presentato al pubblico co
E’ stata inaugurata giovedì 3 marzo 2016, presso MAD Murate Art District, l’Enigma di Nobel, installazione dell’artista Robert Pettena nata da un lungo lavoro di ricerca compiuto a partire dai siti SIPE-Nobel del territorio italiano. Alfred Nobel, noto come l’ideatore dell’omonimo premio, fu anche e soprattutto l’inventore della dinamite: nei primi anni Settanta dell’Ottocento, dopo aver incontrato varie difficoltà in molti Paesi del nord Europa, Nobel giunse in Italia per installare i suoi impianti di produzione di esplosivi. Più tardi la sua società “Dynamite Nobel” stabilì una fruttuosa joint venture con la Società Italiana Prodotti Esplodenti, dando vita alla SIPE Nobel S.p.A. L’Enigma di Nobel è stato il secondo capitolo di un ampio progetto dedicato a Nobel, iniziato qualche anno fa all’interno di una delle sue ex-fabbriche, la polveriera di Forte dei Marmi, poi proseguito negli altri stabilimenti siti lungo la penisola e presentato al pubblico con la mostra Noble Explosion presso la Galleria civica di Modena.
All’interno degli spazi di MAD la mostra ha ospitato alcune fotografie delle architetture industriali, abbandonate e sopraffatte dalla vegetazione spontanea, e un’installazione densa di suggestioni: un ambiente che è allo stesso tempo laboratorio, archivio (con disegni tecnici, maquette, libri paga, materiale d’archivio, visori e negativi stereoscopici), serra per la coltivazione di orchidee, nonché un omaggio a Gino De Dominicis. Gli spazi hanno accolto materiali ritrovati da Pettena all’interno delle fabbriche o acquistati da antiquari, che riportano in superficie una storia ormai dimenticata e restituiscono un ritratto articolato di Alfred Nobel: una riflessione sugli aspetti più contraddittori della sua figura, spesso citata per le sue capacità visionarie, ma ancora poco rappresentata e indagata.
“La passione di Nobel per le piante”, ha dichiarato l’artista “si muove con la stessa intensità del suo impegno in numerosissimi brevetti,[…] nella dimora ad Avenue Malakoff, ora Avenue Raymond Poincaré, a Parigi, aveva un giardino d’inverno dove coltivava le sue orchidee mentre nel laboratorio a fianco sperimentava nuove sostanze esplodenti. […] Il suo rapporto contraddittorio con l’uso degli esplodenti per la produzione di ordigni bellici come per grandi opere civili, si muoveva di pari passo con la filantropia nel sostegno di organizzazioni pacifiste e in particolare quella capeggiata Bertha von Suttner, già sua segretaria. […] Gli improvvisi boati prodotti dalla nitroglicerina tanto odiati dai vicini e la sorprendente rigogliosità della vegetazione nelle sue serre, inducono adesso a percepire una sottile connessione in equilibrio tra il senso di pace nato dall’interesse per la botanica e lo studio approfondito dei materiali dalle caratteristiche instabili. […] L’installazione l’Enigma di Nobel, un laboratorio/serra, vuole essere un luogo in cui innescare tali sinergie in una ricostruzione atemporale in cui ogni oggetto, seppur distante di luogo o di significato, può creare un cortocircuito generatore di interessanti invenzioni”.
In occasione del vernissage, alle ore 18.30, si è svolta una performance ideata dall’artista Robert Pettena e interpretata dalla performer Chiara Macinai.
Il nome di Alfred Nobel è indissolubilmente legato ai prestigiosi premi che ogni anno vengono attribuiti in diversi campi della scienza: fisica, chimica, medicina, delle lettere e dell’economia, oltre al premio Nobel per la pace che assume spesso un’importante rilevanza anche sul piano politico. Forse non a tutti è noto, invece, che Nobel è stato un geniale inventore, autore di oltre 350 brevetti in settori fra loro anche molto diversi, il più noto dei quali è senz’altro collegato alla scoperta della dinamite. Grazie ai proventi delle attività industriali basate sulle sue invenzioni, Nobel lasciò in eredità gran parte della sua fortuna per creare i premi che portano il suo nome da assegnare a coloro che “portano importanti benefici all’umanità” per le loro ricerche e invenzioni, per le opere letterarie e per l’impegno in favore della pace “da conferire senza distinzione alcuna di nazionalità”.
This content is avaiable only in this archive.
Alfred & Bertha, Enigma of Nobel, Murate Art District, Firenze, 2016
In occasione del vernissage si è svolta una performance ideata dall’artista Robert Pettena e interpretata dalla performer Chiara Macinai.
This content is avaiable only in this archive.