Il protagonista, Elmo, è infatti un fotoreporter con un passato di corruzione, che collabora saltuariamente e sotto ricatto con i servizi segreti italiani. Quando gli viene affidato l’incarico di indagare su Pietro, il suo amico d’infanzia, accetta, consapevole di intraprendere un percorso torbido e ambiguo. La sua missione è confermare che le società di Pietro, appartenente a una ricca famiglia a capo di un impero finanziario, collaborino con il governo tedesco per danneggiare l’immagine dell’Italia sul tema dell’accoglienza dei migranti. Rivedere questo amico di un’altra vita fa emergere ricordi e sensi di colpa per tutto quello che i due hanno condiviso in gioventù. In un gioco di specchi in cui nessuno è immune dal controllo degli altri e tutti sembrano mentire, Elmo conosce Yvonne, brillante avvocato delle società di Pietro, con la quale intreccerà una strana relazione. Fra colpi di scena e inconfessabili segreti, un evento imponderabile sembra mutare le sorti di tutti i personaggi.
“La vita esposta è un romanzo posto ad intersezione fra diversi generi letterari; scritto nell’agosto 2019, e più o meno nel medesimo periodo ambientato, le vicende ivi narrate sono venate di un’impronta da romanzo giallo, in una trama spionistica, ove si inseguono complotti e complottismi, paranoie individuali e collettive, colpi di scena, misteri e le loro interpretazioni, fino allo scioglimento finale di tutti gli interrogativi.Il narrato si svolge sul filo di due registri linguistici: un diario intimo, quasi notturno, di uno dei personaggi principali (Yvonne), e la narrazione delle vicende di Elmo, spia part-time, e dei personaggi della sua vita passata e presente, il tutto in una trama incentrata sui rivolgimenti socio-politici dell’epoca, a partire dalla questione dell’accoglienza dei migranti, e sul ruolo svolto dai governi e dai servizi di intelligence”. Niccolò Grossi