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All’interno del progetto di residenza MIRACOLA, l’artista Irene Dionisio avvia una riflessione critica sull’impiego dell’archivio storico nel contesto della narrazione del disastro pandemico ed ecologico, analizzato in relazione alla ricerca spirituale.

Il talk, intitolato “Santuario Digitale”, intende esplorare l’intersezione tra pratiche artistiche analogiche e digitali, con particolare attenzione al ruolo degli archivi, potenziali spazi di riflessione aperta sulla memoria collettiva.

Attraverso un’analisi di opere di artisti come Hans Haacke, Temporary Services, Hito Steyerl, Rafael Lozano-Hemmer e Diana Weymar, si esaminerà il modo in cui queste pratiche artistiche affrontano questioni sociali e politiche, combinando materiali tradizionali e contemporanei per elaborare nuove comprensioni della realtà. La discussione inviterà i partecipanti a considerare l’arte come un “santuario” in cui memoria e creazione si fondono, generando connessioni significative tra passato e presente.

Il talk sarà condotto in collaborazione con Ilaria Bernardi, storica dell’arte, curatrice ed esperta di archivi d’artista.

 

Il workshop successivo al talk si articolerà seguendo un formato interattivo e collaborativo, volto a coinvolgere attivamente i partecipanti nell’esplorazione della figura di Sant’Agata e del suo legame con l’Etna. La prima parte del laboratorio prevede un’introduzione all’archivio storico relativo alla Santa, con l’analisi di opere, documenti e materiali che ne illustrano l’iconografia e la sua evoluzione nel corso dei secoli. In seguito, i partecipanti saranno invitati a riflettere su come tali rappresentazioni possano evolversi e interagire con le tecnologie contemporanee.

Il laboratorio farà uso di strumenti di intelligenza artificiale quali RunAway e DALL-E, consentendo ai partecipanti di sperimentare la creazione di immagini e video ispirati alla figura di Sant’Agata.

L’obiettivo del workshop è duplice: da un lato, arricchire la ricerca artistica di Irene Dionisio mediante una riflessione iconografica collettiva; dall’altro, offrire ai partecipanti competenze pratiche e teoriche sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, incoraggiandoli a esplorare in maniera autonoma le potenzialità di tali tecnologie nel proprio percorso artistico. Il workshop si concluderà con una sessione di condivisione e discussione, in cui i partecipanti potranno presentare le loro creazioni e riflessioni, promuovendo un ambiente di apprendimento collaborativo e critico.

 

L’evento si terrà il 18 ottobre 2024 dalle 14:00 alle 17:00. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, ma con prenotazione obbligatoria entro il 17 ottobre.


Irene Dionisio

Irene Dionisio (Torino, 1986) è film-maker e artista. E’ rappresentata dall’agenzia Studio Olati e dalla Galleria Moitre – Torino.

E’ laureata con lode in Filosofia della Storia ed Estetica all’Università degli Studi di Torino e ha un M1 in Cinema e Filosofia all’UPJV di Amiens (Fr). Si è inoltre formata in cinema e archivio creativo con Alina Marazzi (IED Milano), in regia con Marco Bellocchio (Fare Cinema) e in arte pubblica con il collettivo a.titolo nei... programmi di ricerca annuali Situa.to (IT) ideato da Andrea Bellini e Alcotra (Fr) con la supervisione dell’artista Luca Vitone.

Le sue video installazioni ed installazioni da artista sono state esposte tra i vari spazi espositivi al Magazzino Italian Art – NY, Ocat di Shanghai, al Pac di Milano, Villa Arson di Nizza, Onu di Ginevra e New York, Palazzo Grassi di Venezia, al Museo Berardo di Lisbona, al MamBo di Bologna, al Centre d’Art Contemporain di Ginevra, per il Piemonte Pavillon alla Biennale di Venezia da Carolyn Christov-Bakargiev e in altre gallerie nazionali ed internazionali.

La sua produzione artistica include inoltre la seguente filmografia: La fabbrica è piena (2011), Sur les Traces de Lygia Clark (2012), Sponde (2015) che hanno partecipato a numerosi festival internazionali (Torino Film Festival, Visions du Réel, Taiwan Film Festival, ecc) e ricevuto numerosi premi (tra gli il Premio Filmmaker, il Premio Solinas alla scrittura, il Premio Scam – Fr – e il Premio della Giuria al Cinema Verité in Iran. La sua opera prima Le ultime cose (tempesta, Rai Cinema) è stata presentata alla Settimana della Critica di Venezia e distribuita dall’Istituto Luce Cinecittà nel 2017. Il film ha partecipato a numerosi festival internazionali tra cui Goteborg Film Festival, Moscow International Film Festival, Open Roads a New York, Solothurn Film Festival, Houston Film Festival, Durban Film Festival, Bucharest Film Festival e molti altri. E’ stato nominato ai David di Donatello, al Globo d’Oro e ha vinto – tra gli altri premi – un Nastro D’argento Speciale alla Sceneggiatura nel 2017.

E’ stata per tre anni direttrice artistica (2017 – 2020) dello storico festival LGBTQI – Lovers sotto il cappello del Museo del Cinema di Torino. Ha inoltre recentemente curato la direzione artistica dell’arena cinematografica dello storico Museo d’Arte Contemporanea di Rivoli dal nome “Pestifera” (2019-2020), le masterclass del Festival Écrans Mixtes di Lione (Istituto del Cinema di Lione), il public program Glitch Lab sull’intersezione tra arti visive, cinema e tecnologia (2022-2024).

Nel 2019 ha realizzato su commissione un cortometraggio sperimentale per la casa di moda Krizia con protagonista Miriam Dalmazio. Nel 2020 ha curato – su commissione – la regia di “Camera Chiara” uno dei episodi filmici del progetto sperimentale – tra cinema e teatro – del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale a cura di Valerio Binasco. Nel 2021 ha curato – su commissione – il ritratto filmico – prodotto da Gucci e Rai Teche – di Achille Bonito Oliva.

Ha inoltre vinto nel 2020 il Premio Giuseppe Bertolucci consegnato da Mario Martone per l’innovazione artistica. Nel 2021 e 2022 ha portato in scena prodotto da TPE e Fondazione San Paolo lo spettacolo “Queer Picture Show” con protagonista il Premio UBU Giovanni Anzaldo. Nel 2022 ha realizzato il ritratto di Achille Bonito Oliva prodotto da Gucci e Rai Teche, nel 2023 è stata invitata come artista alla mostra itinerante internazionale da lui curata dal nome “La grande visione italiana”.

Come docente ha curato corsi per differenti enti come il Teatro Stabile – To, la Scuola Civica di Milano, Scienze della Comunicazione – Unito, Scuola Holden, Torino, NYU Film Academy, Head – Ginevra, il Dicastero di Lugano e molti altri. Ha recentemente pubblicato per De Agostini il libro “Lo sguardo del regista – Sugli innovatori del cinema italiano”.

Collabora inoltre con Radio Tre per la scrittura di contenuti e podcast.

Attualmente, oltre al progetto qui presentato “Miracola”, sta lavorando in parallelo al suo secondo film di finzione “Idda’s Breath” (opera seconda) prodotto da Kino Produzioni sostenuto da MIC, Film Commission Torino, IDM Bolzano e selezionato al Co-Production Market della Berlinale 2024.

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