La capacità di sognare ci accomuna tutti: donne, uomini, giovani, anziani. È quella capacità inconscia grazie alla quale siamo tutti un po’ come degli artisti in grado di vivere esperienze profonde, misteriose, paurose, fantasiose. Attraverso il respiro dei sogni ho deciso di dar voce al vostro inconscio.
_ Jacopo Baboni Schilingi
Sogni elaborati durante la notte, sogni nel cassetto o utopie personali e collettive, auspici per il pianeta o per il futuro: ognuna di queste suggestioni è stata raccolta dall’artista per trasformarla nelle voci di un’unica grande installazione di arte partecipativa dedicata alla città di Firenze. Il Respiro dei Sogni di Jacopo Baboni Schilingi, a cura di Valentina Gensini e Renata Summo O’Connell, è un’opera corale del Progetto RIVA, commissionata da MAD Murate Art District con un’attenzione al Terzo Giardino sul fiume Arno. La strutturata residenza d’artista di Jacopo Baboni Schilingi lungo un anno intero a Firenze, pone un esempio alternativo di residenza slow, in cui l’artista senior lavora con la giovane comunità di artisti del territorio, tiene seminari per gli studenti dell’Accademia e incontri pubblici con la cittadinanza, invita altri artisti internazionali a lavorare con lui in città. Questo modello rizomatico e fecondo ha segnato un anno intero di programmazione e disegnato un progetto interprete della comunità e di una committenza pubblica esercitata con un approccio etico e consapevole.
Con i contributi di: Valentina Gensini, Renata Summo O’Connell, Jacopo Baboni Schilingi, David Kuller, Manuela de Barros e Gianfranco Vinay.
Ma perché scrivere questo in un catalogo? Perché anche questa residenza e la sua concezione sono una forma di scrittura e di ricerca artistica. Io non riesco ad agire al di fuori di un circuito di ricerca, senza il quale ogni pratica mi appare sempre troppo poco strutturata. A volte troppo superficiale. Volevo investire la città di Firenze in più luoghi e con modalità molto varie. Volevo che ogni giorno dell’anno [ogni momento di fatto] fosse segnato dalla mia presenza sotto forma di musica e immagini. Volevo continuare la promozione di giovani artiste francesi [Elsa Revcolevschi e Agathe Vidal] portandole qui grazie alle loro discipline e volevo cercare giovani artiste/artisti a Firenze da portare a Parigi. Volevo far conoscere la mia musica attraverso diversi concerti con interpreti di grande livello. Volevo confrontarmi con diversi “pubblici”: intellettuali agguerriti, formati e riconosciuti nella città di Firenze, giovani intellettuali meno conosciuti, ma già altrettanto militanti e persone “normali” che di arte si nutrono di tanto in tanto, più per svago che per passione.
_ Jacopo Baboni Schilingi
Proveniente dalla musica cosiddetta “colta”, Jacopo Baboni Schilingi è riconosciuto come uno dei compositori più rappresentativi della sua generazione. È noto per i concerti e le esposizioni nella cerchia dei conservatòri e delle sale da concerto: compositore in residenza all’IRCAM per sette anni, artista associato alla Saline Royale d’Arc-et-Senans per tre anni, artista associato del Festival EMW al Conservatorio Nazionale di Shanghai, Visiting Professor alla Harvard University, USA. Ha collaborato con la Compagnia Martha Graham di New York e composto le musiche per l’installazione di Sarkis presentata alla 56. Biennale di Venezia, Padiglione Turchia. Le sue produzioni combinano immagini, video, installazioni e interazione con il pubblico, e sono state presentate in sedi quali Sanlitung Village a Pechino, UniCredit Pavilion a Milano, Grand Palais a Parigi, Nexus Hall a Tokyo, Streaming Museum a New York.
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