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SADI

Agorà è un progetto site-specific del sound artist Sadi (Sam Bertoldi), a cura di Veronica Caciolli e Valentina Gensini, che prosegue la collaborazione avviata nel 2022 tra MAD Murate Art District – Mus.e, e Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze.

L’artista, vincitore del bando Residenze MAD 2023/2024, presso Murate Art District lavorerà sul carcere duro. Al suo interno sonorizzerà una selezione di celle creando un percorso sonoro e luminoso che intende rappresentare una connessione impossibile tra le persone che hanno soggiornato in questi angusti spazi di isolamento. L’artista è interessato a far emergere le memorie visibili e invisibili delle figure che hanno vissuto in queste celle: non soltanto l’espresso, rappresentato da grafie lasciate sulle pareti o tracce scritte conservate negli archivi sul carcere, quanto un’espressività necessariamente altra, che sfuma nell’intimo e nel non verbale.

L’artista si concentrerà sulla rappresentazione di tracce biografiche, culturali e di residenza dei carcerati, includendo quelle degli afro-discendenti che qui hanno dimorato.

L’operazione non intende tuttavia essere didascalica, quanto rappresentare attraverso il suono, pensieri, parole, voci e memorie, che sovrappongono personale e collettivo, reclusione e relazione, afasia e comunicazione, mura ed etere.

 

Presso il Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze, Sistema Museale di Ateneo, l’artista vorrebbe ugualmente lavorare su tracce mnemoniche, sonore, storiche, culturali, racchiuse negli oggetti esposti.

Al fine di creare un discorso coerente con il lavoro sviluppato a MAD, Sadi intende concentrarsi in particolare sull’interpretazione degli oggetti esposti nella penultima sala titolata Africa: esplorazione, colonialismo, popoli minacciati.

La proiezione sonora graviterà nello spazio perimetrale della sala presentando un’installazione acusticamente descrittiva e di suggestione immersiva per il pubblico.

Le sonorità che verranno miscelate nella composizione musicale saranno corrispondenti a storia, storie, culture dei popoli e sonorità degli oggetti esposti in questa sala: da una ricerca di materiali di linguaggio esclusivamente sonoro a suoni riprodotti o recuperati da archivi audio etnografici.

 

A seguito dell’esplorazione delle tracce reperite in entrambi gli spazi, l’artista produrrà due partiture distinte, che li metteranno tuttavia in comunicazione, generando dunque un progetto unitario.

Il lavoro sviluppato culminerà in una live performance eseguita nella sala 17 in una data e in un orario da concordare, nei primi mesi 2024.

La sua consolle e due casse saranno posizionate in prossimità di una delle due finestre dove è situata una presa elettrica e tale posizionamento non inficerà in alcun modo il normale deflusso del pubblico.

 

Il progetto sarà realizzato da Mus.e, MAD, nell’ambito della convenzione con SMA, con la collaborazione di BHMF (Black History Month Florence).