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Date le nuove disposizioni purtroppo non sarà possibile ospitare la presentazione in presenza

Per le attuali disposizioni di sicurezza, l’accesso in sala sarà consentito a un numero massimo di 35 persone.
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Lisa Mara Batacchi The Time of Discretion, a cura di Veronica Caciolli

Valentina Gensini dialoga con Artista e Curatrice

The time of Discretion è l’ultimo progetto a lungo termine dell’artista fiorentina Lisa Mara Batacchi, che presentò un capitolo del lavoro nella mostra omonima prodotta da MAD nel 2018 all’interno del ciclo Global Identities

Quest’anno  con Silvana Editoriale esce la pubblicazione di tutto il progetto. La narrazione cronologica è cadenzata da immagini in presa diretta, opere e still dal film, che verranno in parte proiettati durante questa presentazione.

Sia la mostra che il libro sono stati curati da Veronica Caciolli.

Il progetto prende le mosse dalla partecipazione dell’artista alla Land Art Mongolia Biennal del 2016, il cui tema da declinare riguardava l’interpretazione dell’asse che divide il cielo dalla terra. Per farlo, l’artista ha raggiunto Guizhou, un villaggio montano della Cina meridionale dove l’antico popolo dei Hmong utilizza la tintura naturale ad indaco per realizzare tessuti tradizionali e celebrativi, oltre che per interrogare i propri avi. Dalla doppia esperienza con le donne Hmong, uniche custodi di questo processo, l’artista ha realizzato due tessuti: l’uno, trasportato in processione verso il monte sacro Altan Ovoo, ha costituito il lavoro per la Biennale mongola. L’altro, l’immagine dell’odierna pubblicazione, rappresenta l’interpretazione di due esagrammi dell’I-Ching, interrogati sul destino imminente del mondo. Nel 2018 questi due lavori, assieme ad un video, due installazioni, cinque arazzi, quattro serie fotografiche e materiale documentario, hanno costituito la prima restituzione pubblica di questo ciclo di lavori, proprio alle Murate.

Il viaggio, l’esperienza e il lavoro di Lisa Mara Batacchi hanno offerto l’opportunità di affrontare una quanto mai interessante e puntuale serie di questioni: le reciproche interferenze o impermeabilità tra differenti culture, lo status di alcune minoranze etniche, gli esiti della globalizzazione, i ruoli della produzione industriale e manuale, le teorie sulla decrescita, la potenza o la miseria della memoria, il ruolo dell’arte. La complessità di questi temi, oltre che dalle due relatrici, è stata affrontata nel libro dalle molteplici prospettive di Sumesh Sharma, Federico Campagna, Valentina Gioia Levy, Wang Xiaomei.

 

 

Lisa Mara Batacchi

Si forma al Polimoda di Firenze con una lurea in fashion design lavorando in seguito per vari marchi di alta moda, in particolare per Vivienne Westwood a Londra. Successivamente consegue una laurea in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali e collettive, fra cui ricordiamo: 2°Something Else Cairo Biennale, Murate Art District (personale) a Firenze, Manifesta12 evento collaterale a Palermo, Art & Globalization Pavillion durante la 57a Biennale di Venezia, Dust space gallery a Milano, 4°Land Art Mongolia Biennale a Ulan Bator, Textile Arts Center a New York, Villa Ada a Roma, Clark House Initiative (personale) a Bombay, Villa Pacchiani a Pisa, riss (e) Zentrum (personale) a Varese, Mac, n a Pistoia. È vincitrice, tra gli altri, del premio italiano Movin’up per giovani artisti italiani all’estero. Negli ultimi anni ha tenuto laboratori e collaborato a progetti educativi con Palazzo Strozzi a Firenze, con ACAF Foundation a Shanghai, con Siena Art Institute, con Lottozero a Prato.

Veronica Caciolli

A seguito della laurea specialistica in Fenomenologia degli stili al DAMS di Bologna con Renato Barilli, ha conseguito una serie di studi avanzati in Curatela, Storia delle Religioni e Antropologia dell’arte a Berlino, Roma e Milano. Ha collaborato con le riviste Segno e Exibart. Dal 2005 al 2007 è stata la responsabile delle mostre istituzionali e delle pubblicazioni per Photology, organizzando progetti che hanno coinvolto, tra gli altri, Mario Giacomelli, Enzo Cucchi, Joel-Peter Witkin, Claudio Abate e Achille Bonito Oliva. In ambito museale, dal 2008 al 2015 ha curato le collezioni del XX e XXI secolo e le mostre sul contemporaneo al Mart, Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Dal 2016 al 2019, in comando al Museo di Palazzo Pretorio di Prato ha lavorato sulle stratificazioni simboliche del tempo con Pretorio Studio, invitando artisti in residenza al museo con una mostra finale collection-specific.

Ha pubblicato, tra gli altri, con Silvana Editoriale, Electa Mondadori, Gli Ori e Mousse Publishing.