Progetto realizzato nel corso di una residenza d’artista presso MAD, 2019 , parte della installazione Mediterranea
Performace Habitus/Ethos, Coro CONfusion di Benedetta Manfriani
Installazione multimediale e performativa di Benedetta Manfriani;
Sound Design a cura di Agnese Banti
in collaborazione con Tempo Reale.
Performers: Coro CONfusion
L’Habitus è un sistema di schemi percettivi, di pensiero e di azione acquisiti in maniera duratura e generati da condizioni oggettive, ma che tendono a persistere anche dopo il mutamento di queste condizioni. È uno schema di comportamento culturale e sociale appreso nel proprio ambiente di vita, che tende a riprodursi e che viene tramandato. In quanto tale è subìto ed è una situazione di comodo (habitus-abitudine) che sembra facilitare lo stile di vita e il comportamento quotidiano. È fondato sulla rassicurazione del ‘così si è sempre fatto’ e rifugge il cambiamento.
È la chiave della riproduzione culturale, essendo strettamente collegato alla struttura di gruppo sociale (classe, fede religiosa, etnia, livello di istruzione, professione, e via dicendo), ed è in grado di generare comportamenti regolari che condizionano la vita sociale, ovvero usanze, costumi e credenze “conformi” all’attesa sociale.
L’Ethos si rifà alla percezione della coscienza individuale e informa il comportamento morale. L’Ethos è di per sé una scelta libera, innovativa, di mutazione e di trasformazione di quanto viene appreso dalla cultura e dal condizionamento sociale. È pertanto deviante e faticoso, ma foriero di nuove possibilità di vita e capace di trasformare l’esistente in relazione al cambiamento dei tempi.
Il fenomeno delle migrazioni sposta da un paese all’altro molte persone con il loro bagaglio di consuetudini, credenze, aspirazioni, e costringe chi arriva e chi accoglie al cambiamento. Anche qui ci aiutano le parole: ospite è sia colui che ospita, sia colui che è ospitato, intendendo così la necessità di un patto vincolante e sacro, di reciprocità. Un rapporto intercambiabile.