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Il progetto
Murate Art District è un distretto culturale, uno spazio di creazione e residenza dedicato ai linguaggi artistici contemporanei in un approccio transdisciplinare, aperto ad artisti di ogni età e provenienza. Situato nell’ex convento delle Murate, quindi carcere cittadino, MAD eredita la memoria del complesso monumentale e la riattiva grazie alla presenza degli artisti che lo abitano quotidianamente, facendone un luogo di libertà e ricerca.
MAD invita gratuitamente la comunità a mostre, incontri, performance e workshop centrati sulle tematiche ed i linguaggi artistici del contemporaneo, con un taglio fortemente interdisciplinare. Lo Spazio Riviste e le Residenze per artisti si offrono come luogo di aggiornamento e formazione. MAD è un centro di ricerca e produzione artistica fondato su criteri di partecipazione e inclusività, e propone ricerche a progetti sul welfare culturale.
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Dove Siamo
Ci puoi trovare in Piazza Delle Murate, Firenze
Telefono: 055 247 6873
info.mad@musefirenze.it
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Emmanuel Yoro
Visual artist
Emmanuel Yoro è un artista visivo italiano di origine ivoriana che lavora tra Vicenza e Milano. Adottando una pratica artistica che abbraccia collage, design, moda, grafica e fotografia, scompone in immagini le questioni delle molteplici sfaccettature della sua identità culturale e le diverse sfumature della queerness.
Una sensibilità afro-diasporica e un’estetica cruda e monocromatica caratterizzano la sua ricerca e la sua recente produzione artistica, sempre nel tentativo di una più ampia ridefinizione del sé che dimora nel simposio tra passato e presente, tra memoria e immaginazione.
Emmanuel Yoro è un artista visivo italiano di origine ivoriana che lavora tra Vicenza e Milano. Adottando una pratica artistica che abbraccia collage, design, moda, grafica e fotografia, scompone in immagini le questioni delle molteplici sfaccettature della sua identità culturale e le diverse sfumature della queerness.
Una sensibilità afro-diasporica e un’estetica cruda e monocromatica caratterizzano la sua ricerca e la sua recente produzione artistica, sempre nel tentativo di una più ampia ridefinizione del sé che dimora nel simposio tra passato e presente, tra memoria e immaginazione.