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Nicolò Degiorgis

Nicolò Degiorgis è un artista ed editore con sede tra Bolzano e Bozen, in Italia. Le sue opere comprendono libri, installazioni, collage, fotografie, video e mappe che tracciano concettualmente il territorio e le comunità in cui vive. Insegna espressione visiva presso l’Istituto Penitenziale di Bolzano-Bozen e lavora come direttore artistico presso Rorhof, casa editrice che opera sotto forma di cooperativa sociale.

Si è laureato presso il Dipartimento di Studi Asiatici e Nordafricani dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (2008). È stato vincitore di una borsa di studio Fabrica, centro di ricerca e comunicazione Benetton di Treviso (2008-09) e di un assegno di ricerca della Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Trieste (2009-10).

È stato guest-curator 2017 al Museion, Bolzano-Bozen, e publisher in residence alla Rijksakademie van Beeldende Kunste di Amsterdam (2018).

Le sue opere sono conservate in numerose collezioni pubbliche e pri

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Nicolò Degiorgis è un artista ed editore con sede tra Bolzano e Bozen, in Italia. Le sue opere comprendono libri, installazioni, collage, fotografie, video e mappe che tracciano concettualmente il territorio e le comunità in cui vive. Insegna espressione visiva presso l’Istituto Penitenziale di Bolzano-Bozen e lavora come direttore artistico presso Rorhof, casa editrice che opera sotto forma di cooperativa sociale.

Si è laureato presso il Dipartimento di Studi Asiatici e Nordafricani dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (2008). È stato vincitore di una borsa di studio Fabrica, centro di ricerca e comunicazione Benetton di Treviso (2008-09) e di un assegno di ricerca della Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Trieste (2009-10).

È stato guest-curator 2017 al Museion, Bolzano-Bozen, e publisher in residence alla Rijksakademie van Beeldende Kunste di Amsterdam (2018).

Le sue opere sono conservate in numerose collezioni pubbliche e private e sono state esposte a livello internazionale tra cui al Maxxi e al Macro di Roma, alla Pinakothek der Moderne di Monaco, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, al Mambo di Bologna e al Museion di Bolzano.

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102 metri

di Nicolò Degiorgis, a cura di Valentina Gensini

Su invito di GAP Project e MAD Murate Art District l’artista ed editore Nicolò Degiorgis, specializzato nel lavoro di osservazione e relazione con le carceri, espone per la prima volta il materiale fotografico edito nel libro Prison Museum (Ed. Rorhof). Il volume traccia un dialogo per immagini tra gli spazi del carcere di Bolzano e Museion, il museo di arte moderna e contemporanea della città. Il progetto artistico nasce dall’esperienza di Nicolò Degiorgis come insegnante presso l’Istituto Penitenziario di Bolzano e come curatore ospite presso Museion. Distanti solo 102 metri l’una dall’altra, e analoghe per dimensioni, le due strutture celano profonde contraddizioni tra similitudini e differenze.

In 102 metri, distanza che l’artista ha ritrovato anche a Firenze tra Panopticon e MAD, la fotografia diventa strumento di indagine tra le due istituzioni e le comunità che le abitano, tracciando una linea immaginaria che unisce i due edifici. Foto e t

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Su invito di GAP Project e MAD Murate Art District l’artista ed editore Nicolò Degiorgis, specializzato nel lavoro di osservazione e relazione con le carceri, espone per la prima volta il materiale fotografico edito nel libro Prison Museum (Ed. Rorhof). Il volume traccia un dialogo per immagini tra gli spazi del carcere di Bolzano e Museion, il museo di arte moderna e contemporanea della città. Il progetto artistico nasce dall’esperienza di Nicolò Degiorgis come insegnante presso l’Istituto Penitenziario di Bolzano e come curatore ospite presso Museion. Distanti solo 102 metri l’una dall’altra, e analoghe per dimensioni, le due strutture celano profonde contraddizioni tra similitudini e differenze.

In 102 metri, distanza che l’artista ha ritrovato anche a Firenze tra Panopticon e MAD, la fotografia diventa strumento di indagine tra le due istituzioni e le comunità che le abitano, tracciando una linea immaginaria che unisce i due edifici. Foto e testi, prodotti dai detenuti durante le lezioni all’interno del carcere di Bolzano, mostrano e testimoniano l’attuale situazione carceraria. Le installazioni realizzate dall’artista innescano una riflessione sui limiti vitali della detenzione.

Nell’ambito del progetto europeo GAP – Graffiti Arti in Prison, in collaborazione con Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, MAD Murate Art District presenta la residenza artistica di Nicolò Degiorgis e il progetto espositivo da lui ideato per Firenze. GAP – Graffiti Art in Prison è un progetto triennale avviato nel 2020, finanziato da Erasmus+ (Strategic Partnership for Higher Education) e realizzato dal partenariato internazionale tra l’Università degli Studi di Palermo, il Kunsthistorisches Institut in Florenz, il Departamento de Historia del Arte de la Universidad de Zaragoza e ABADIR – Accademia di Design e Comunicazione Visiva di Catania. L’obiettivo è di sviluppare, a partire dai graffiti delle antiche Carceri dello Steri a Palermo, un percorso conoscitivo tra arte storia e architettura. Inoltre il progetto ha l’ambizione di sperimentare nuovi percorsi di inclusione sociale negli istituti di detenzione attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea.

L’esposizione inaugura mercoledì 29 marzo alle ore 18.00 presso MAD Murate Art District.

La mostra si terrà dal 29 marzo al 30 aprile 2023 nella sala Laura Orvieto di MAD e nel Panopticon delle Murate.

 

Per informazioni

055 2476873

info.mad@musefirenze.it

 

102 metri

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