OPEN MAD
cinque giornate all'insegna della condivisione
APRISporcarsi le mani per fare un lavoro pulito
Artista visivo e installativo, scultore
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Artista visivo e installativo, scultore
Nato nel 1975 ad Akka, in Marocco, vive e lavora a Tahanaout, vicino a Marrakech, dove insegna arte. Usando la pittura, la scultura, il disegno o anche il video, M’barek Bouhchichi ha sviluppato il suo lavoro attraverso un linguaggio provvisorio fondato sull’esplorazione dei limiti tra il nostro discorso interno e la sua estensione verso il mondo esterno, il reale, l’altro. Pone le sue opere al crocevia tra l’estetica e il sociale, esplorando i campi associati come possibilità di auto-definizione.
Recentemente, il suo lavoro è stato esposto con la mostra personale Les mains noires (Kulte, Rabat, Marocco, 2016), come mostra collettiva Documents bilingues (MUCEM, Marsiglia, Francia, 2017), Le Maroc contemporain (Institut du Monde Arabe , Parigi, Francia, 2014), Between walls (Le 18, Marrakech, Morocco, 2017).
Nato nel 1975 ad Akka, in Marocco, vive e lavora a Tahanaout, vicino a Marrakech, dove insegna arte. Usando la pittura, la scultura, il disegno o anche il video, M’barek Bouhchichi ha sviluppato il suo lavoro attraverso un linguaggio provvisorio fondato sull’esplorazione dei limiti tra il nostro discorso interno e la sua estensione verso il mondo esterno, il reale, l’altro. Pone le sue opere al crocevia tra l’estetica e il sociale, esplorando i campi associati come possibilità di auto-definizione.
Recentemente, il suo lavoro è stato esposto con la mostra personale Les mains noires (Kulte, Rabat, Marocco, 2016), come mostra collettiva Documents bilingues (MUCEM, Marsiglia, Francia, 2017), Le Maroc contemporain (Institut du Monde Arabe , Parigi, Francia, 2014), Between walls (Le 18, Marrakech, Morocco, 2017).