Karaoke – dal giapponese orchestra vuota – è un atto liberatorio che per imitazione permette di lasciarsi attraversare, come un contenitore vuoto, dal flusso performativo associato ad un idolo. Lo show, inteso come atto tribale di trascinamento e liberazione, viene astratto e snaturato, facendo emergere la struttura rituale che lo sostiene. L’eccesso ridotto a essenza. Il corpo di colui che agisce questo rito diventa contenitore vuoto e sacro, che si trasforma assorbendo l’archetipo dell’idolo, etimologicamente inteso, per portarlo ad esprimere parti ignote che possano venire alla luce attraverso la mimesi, nel tentativo fallito del raggiungimento di una condizione altra.
Il progetto è presentato all’interno della rassegna Site Dance, realizzata con il contributo del Comune di Firenze nell’ambito di Estate fiorentina, Città Metropolitana di Firenze e Fondazione CR Firenze.