Quarantene e lockdown sono alle spalle, mesi e mesi di pandemia hanno sovvertito la vita collettiva e individuale, ma anche fatto maturare nuove energie, di cui i giovani sono i principali depositari. Dimenticate dai governanti, oppresse dagli effetti collaterali della pandemia, le loro voci, dopo tanto silenzio, attendono di essere nuovamente ascoltate. A loro è stata dedicata la call QuaranTeens, un invito lanciato da Benedetta Manfriani e MAD ai giovani di tutto il mondo per raccontare le emozioni e la condizione vissuta durante i lockdown di questo ultimo anno, attraverso una traccia audio di massimo 20 secondi da registrare con il cellulare. Un’azione di arte partecipativa fondata sulle straordinarie potenzialità comunicative del suono, lingua universale che oltrepassa ogni barriera culturale capace come nessun’altra di veicolare emozioni.
Giocata nel titolo sulla provocatoria combinazione fra due termini antitetici (quarantena e teenagers), la call è stata lanciata in febbraio 2021 da Murate Art District, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Firenze e rilanciata da diversi centri culturali dei 5 continenti.
Nell’arco di poche settimane, da tutto il mondo ragazzi di diverse età e condizione hanno inviato suoni, canti, frasi, grida, di struggente intensità, carichi di vitalità e di speranza.
Attraverso un breve audio sono state raccolte tracce sonore arrivate da 51 paesi diversi con:
1) suoni ambientali (ambulanze, notiziari, silenzio, suoni digitali, ecc.)
2) voci, parole e suoni (canti, respiro, pensieri, ecc.)
3) musica
I paesi che hanno risposto alla call sono: Italia, Francia, Germania, Svizzera, Spagna, Olanda, Belgio, Danimarca, Svezia, Portogallo, Rep. Ceca, Albania, Romania, Bulgaria, Grecia, Russia, Georgia, UK, Israele, Giordania, Egitto, Marocco, Nigeria, Ghana, Gambia, Costa d’Avorio, Togo, Camerun, Congo, Mali, Tanzania, Zimbabwe, Sud Africa, Somalia, Senegal, Pakistan, Nepal, India, Filippine, Malesia, Taiwan, Sri Lanka, Vietnam, Giappone, Argentina, Venezuela, Cile, Nuova Zelanda, Australia, Messico, Perù.
Tra i teenagers che hanno mandato i suoni ci sono anche migranti che risiedono in Italia e studenti italiani all’estero. Un gruppo di giovani con grave disabilità mentale ha usato i suoni per raccontare il trauma della reclusione subìto durante una ulteriore quarantena di due mesi, causata da un focolaio Covid all’interno della struttura in cui risiedono.
La traccia post-prodotta è diventata quindi protagonista di una installazione sonora, con il Sound Design di Giovanni Magaglio (Tempo Reale), collocata nell’area alberata di Piazza del Carmine a Firenze. Gli speakers diffonderanno una continua e suggestiva sovrapposizione di suoni dal 4 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022.
La traccia sonora sarà distribuita anche in rete e per radio, affinché possa raggiungere chi da molto lontano ha voluto far sentire la propria voce.