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Nuova Generazione. Sguardi contemporanei sugli Archivi Alinari è una mostra che presenta le opere di Matteo De Mayda (Treviso, 1984), Leonardo Magrelli (Roma, 1989), Giovanna Petrocchi (Roma, 1988) e Silvia Rosi (Scandiano, 1992), esito di un progetto di ricerca sul ruolo dell’archivio fotografico nella contemporaneità.

Partendo dallo studio dello straordinario patrimonio fotografico Alinari, ogni autore ha sviluppato un progetto inedito che fa dialogare passato e presente, impiegando un approccio multidisciplinare testimone della ricchezza delle raccolte storiche e dei modi in cui le pratiche contemporanee riflettono sulla fotografia come documento. I quattro progetti in mostra esplorano un ampio spettro di riflessioni sull’archivio: il rapporto tra verità e finzione, la natura del documento, la decolonizzazione e decostruzione degli immaginari e della conoscenza.

La mostra è frutto di un progetto di committenza e produzione promosso da CAMERA Centro Italiano per la Fotografia e Fondazione Alinari per la Fotografia, per arricchire gli Archivi Alinari – patrimonio fotografico immenso diventato pubblico grazie all’acquisizione della Regione Toscana – di opere inedite realizzate da giovani artiste e artisti. L’iniziativa, che ha vinto il bando Strategia Fotografia 2022 a sostegno della ricerca sui linguaggi contemporanei, la produzione artistica e le eccellenze fotografiche italiane, è promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e dal Comune di Firenze.

Dopo una prima presentazione a CAMERA lo scorso autunno, MAD Murate Art District propone una mostra articolata che analizza la processualità del lavoro dei fotografi. Nuova Generazione segna un momento importante nella storia di Fondazione Alinari, che per la prima volta partecipa a un progetto di committenza sottolineando la vitalità di un archivio nato a Firenze nell’Ottocento, ma ancora capace di generare significato attraverso il dialogo con la contemporaneità e la collaborazione con realtà come CAMERA e MAD, punti di riferimento per la ricerca fotografica e la produzione artistica.

 


La mostra sarà accompagnata da una serie di appuntamenti che si terranno negli spazi di MAD:

TALK

  • giovedì 28 novembre 2024 → ore 17.30 talk con Giorgio van Straten, presidente della Fondazione Alinari, dal titolo “Alinari, un archivio contemporaneo”.

WORKSHOP

  • sabato 28 dicembre 2024 → dalle ore 15.30 alle ore 18.30, laboratorio “Quando la fotografia si faceva in piazza”.Nel corso dei suoi due secoli di storia, la fotografia è diventata elemento fondante della memoria collettiva e individuale, come emerge dalla mostra “Nuova Generazione”.
    Il laboratorio, pensato per le giovanissime generazioni, propone di raccontare alcuni aspetti della storia e della tecnica della fotografia analogica e, in particolare, quelli della fotografia ambulante, praticata nelle piazze per eseguire ritratti in un modo rapido e poco costoso, dunque accessibile a tutti. Nelle due ore di laboratorio, i bambini saranno coinvolti nella realizzazione di ritratti di gruppo e approfondiranno gli aspetti di posa, inquadratura, nonché il concetto di negativo e positivo. Inoltre, parteciperanno attivamente alle fasi di ripresa, sviluppo e fissaggio.Età: 8-12 anni.

 

  • sabato 11 gennaio 2025, dalle ore 15.00 alle ore 18.30 → laboratorio “Fotocollage di nuova generazione”.Prendendo ispirazione dalla mostra e utilizzando solo carta, forbici e colla verranno create immagini irreali e fotofantasie impossibili. La manipolazione di stampe, copie, carte e scarti editoriali sarà guidata da una dimostrazione di tecniche storiche e sperimentali di collage, che ci permetteranno di costruire nuovi immaginari e varcare i confini della realtà.Età: 10-15 anni.

 

Per informazioni e prenotazioni: info.mad@musefirenze.it

Telefono: 055 247 6873


Matteo de Mayda

Matteo de Mayda (1984, Treviso, Italia) vive a Venezia. La sua ricerca visiva è focalizzata su cause sociali e ambientali.

Ha esposto il suo lavoro presso la Biennale di Venezia, MUFOCO, la Triennale di Milano, Camera Torino e il Design Museum di Londra.

Nel 2019 ha pubblicato Era Mare, un libro sul fenomeno dell’acqua alta a Venezia. Nel 2020 è stato selezionato da Artribune come miglior giovane fotografo italiano dell’anno. Nel 2021 è stato uno dei FUTURES... talent selezionati da CAMERA (Centro Italiano per la Fotografia) e ha vinto l’Italian Sustainability Photo Award (ISPA) con There’s no calm after the storm. Nel 2022 ha vinto il British Journal of Photography International Award.

Le sue immagini sono state pubblicate su quotidiani e riviste italiane e internazionali, tra cui The New York Times, The Financial Times Magazine, Internazionale, Zeit e Vogue.

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Silvia Rosi

Nata a Scandiano, Reggio Emilia, nel 1992, vive e lavora tra San Cesario sul Panaro (Modena), Lomé (Togo) e Londra.

Dopo la laurea in Fotografia presso il London College of Communication, Rosi si è dedicata allo sviluppo del proprio percorso di ricerca artistica, spesso partendo dall’eredità togolese della famiglia e da un confronto con il concetto di “origini”.  Il suo lavoro è stato esposte in diverse istituzioni e gallerie in Italia e all’estero, tra cui: Brooklyn... Museum, Brooklyn, NY (2024); Camera, Torino; Casino Luxembourg, Lussemburgo (2023); Paris Photo – Ncontemporary, Parigi; Centrale Fies, Dro (Trento); MAXXI, Roma; MA*GA, Gallarate (Varese); Le Centquatre, Parigi (2022); LACMA, Los Angeles; CCC Strozzina, Firenze; Les Rencontres D’Arles, Arles; Piccadilly Screen – CIRCA, Londra (2021); National Portrait Gallery, Londra; Jerwood Arts, Londra (2020).

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Giovanna Petrocchi

Fotografa italiana con base a Londra, Giovanna Petrocchi si è laureata al London College of Communication con una laurea in Fotografia (2015) e ha recentemente completato il suo Master in Visual Arts presso il Camberwell College of Arts di Londra.

Nel 2017 è stata selezionata come vincitrice del Lens Culture Emerging Talent Award e nel 2019 ha esposto il suo ultimo lavoro alla The Photographers’ Gallery come parte del programma di mentoring TPG New Talent. Di recente ha... partecipato alla mostra collettiva “With Monochrome Eyes” alla Borough Road Gallery di Londra. Combinando fotografie personali con immagini trovate e collage fatti a mano con processi di stampa 3d, Petrocchi crea paesaggi immaginari ispirati a dipinti surrealisti di realtà virtuali e culture antiche. Influenzata da mostre del passato e cataloghi di musei, Petrocchi popola questi paesaggi con una collezione di manufatti surreali. Una caratteristica ricorrente nel suo lavoro è la giustapposizione di scenari futuristici e primordiali e la combinazione di elementi storici e immaginari. Il risultato tra paesaggio e manufatti di oggetti antichi genera volutamente una realtà distorta.

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Leonardo Magrelli

Leonardo Magrelli (Roma, 1989)

Vive e lavora a Roma. Dopo gli studi in Architettura e Design a La Sapienza di Roma e, poi, in Storia dell’Arte, inizia a lavorare come graphic designer nel campo dell’editoria. L’approccio aperto alla manipolazione e al riuso delle immagini e la forte attenzione alla progettualità e alla ricerca sono caratteristiche che influenzeranno la sua pratica anche dopo il suo avvicinamento artistico alla fotografia. Da allora elabora un percorso... personale che muove dalla consapevolezza della natura ibrida e ambigua delle immagini, oscillando e mescolando spesso un registro più prettamente concettuale con uno più descrittivo e documentario. Alla sua ricerca personale, affianca la collaborazione con il collettivo Vaste Programme, che fonda con Giulia Vigna e Alessandro Tini nel 2017, per dedicarsi a sperimentazioni più aperte ai campi dell’installazione e dei new media. Il suo lavoro è stato esposto in Italia e all’estero, tra gli altri, presso Magazzino (Roma, 2021), Giovane Fotografia Italiana (Reggio Emilia, 2020-21), Photo Open Up (Padova, 2020), Unseen Dummy Award (Amsterdam, 2019), Premio Fabbri (Pieve di Soligo, 2019), Odessa Photo Days (2019), Head On Photo Festival (Sidney, 2018), MoPLA (Los Angeles, 2017). Nel 2021 è stato nominato per il programma Futures Photography da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia ed ha pubblicato il suo primo libro “West of Here”, con la casa editrice statunitense Yoffy Press.

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