Nell’installazione immersiva, site-specific all’interno del Carcere Duro, si sovrappongono i canti delle comunità ucraina e russa di Firenze, registrati durante le rispettive Divine Liturgie in questi mesi di guerra, la voce dei notiziari a onde corte della BBC che fanno controinformazione nel territorio russo e una pratica di canto armonico.
Il canto armonico è un insieme di tecniche vocali che permette di far emergere gli armonici presenti naturalmente in ogni voce. Diversamente dalla voce parlata o cantata, gli armonici che si formano non sono casuali, ma sono in relazione matematica perfetta con il suono primario fondamentale, non hanno timbro, e sono universali, in quanto identici per ogni essere umano.
Al centro dell’installazione, sul pavimento, si trova la scritta мир (MIR) rivestita da una delicata lamina d’oro, simbolo della fragilità della pace. I visitatori sono invitati ad attraversarla con cura facendo attenzione a non posare i piedi sull’oro. In diverse lingue slave la parola мир, in modo assolutamente originale rispetto alle lingue europee, abbraccia due diversi significati, “pace” e “mondo”, che si fondano sui concetti di unanimità e accordo. L’oro è, inoltre, una delle caratteristiche tipiche dell’iconografia ortodossa, per la quale rappresenta un “oltre” di giustizia e bellezza che si fa presente nel mondo.