Sentiero del Teatro accanto alla follia
Giuliano Scabia e Franco Basaglia
a cura di Andrea Mancini
Intitolato Sentiero del Teatro accanto alla follia e presentato nel centenario dalla nascita di Franco Basaglia, il progetto esplora la collaborazione tra il grande psichiatra e Giuliano Scabia, iniziata nel 1971 con il laboratorio teatrale “Quattordici azioni per quattordici giorni”, realizzato a Sissa, vicino a Parma, dove Giuliano era stato invitato per un’azione teatrale. Fu durante quell’intervento che conobbe Franco Basaglia, allora direttore dell’ospedale psichiatrico di Colorno (Parma), che alla fine dell’anno dopo (Natale 1972) – trasferitosi a Trieste – avrebbe invitato Scabia e altri artisti a “Fare quello che volete”, dentro al Laboratorio P, un reparto dismesso dell’ospedale di Trieste. Quel primo progetto artistico, culminato nell’iconica creazione del simbolico Marco Cavallo, anticipò in maniera significativa la Legge Basaglia, che ha rivoluzionato la cura della malattia mentale.
Come affermato dal curatore, Sentiero del Teatro accanto alla follia era già un progetto di Giuliano Scabia, accompagnato da almeno uno dei Quaderni del Teatro Vagante, redatti come approfondimento del suo lavoro, testimoniati in due pubblicazioni e una mostra. Il primo dei due libri testimonia uno straordinario repertorio di immagini – in parte presenti anche nella mostra – che documentano giorno per giorno l’impegno di Scabia, Vittorio Basaglia e tanti altri nel Laboratorio P, ospitato in un reparto dismesso dell’Ospedale psichiatrico di Trieste, diretto da Franco Basaglia; l’altro è invece un libro di materiali, inediti o rari, che racconta l’eccezionale viaggio di Scabia a fianco della malattia mentale, con una serie di spunti critici, confessioni, incertezze, scarti e euforie, che narrano, meglio di altre fonti, la natura di questo cammino. Una natura a volte incerta, non sempre strategicamente orientata, anche se c’è forte la presenza di Marco Cavallo e quella del Drago Blu, personaggi magici atti a risolvere ogni problema si ponga davanti all’eroe.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Giuliano Scabia e curata da Andrea Mancini, presenta materiali dal Laboratorio P di Trieste, tra cui disegni, sculture, fotografie e filmati storici. Tra le opere più significative si ricordano il Paradiso terrestre, la Signorina Rosina, e il Drago Blu di Montelupo. La documentazione celebra anche la chiusura di altri manicomi tra cui, nel 1998, San Salvi, vivacemente presente nella memoria della nostra comunità, allora festeggiato nella Veglia di Marco Cavallo a San Salvi.
L’inaugurazione avrà luogo giovedì 29 agosto alle ore 17:00.
Seguirà la spettacolo teatrale Quelli di Basaglia… A 180 gradi dell’Accademia della Follia – Claudio Misculin di Trieste.