Ci sono strumenti dei quali possiamo dotarci, al fine di stendere un piano di lavoro che ci consenta di leggere con attenzione il mondo in cui viviamo, con i drammi e le aspettative che lo segnano? Se le arti – le arti visive, nel nostro caso – sono una delle voci più alte che il genere umano si è dato per confrontarsi con il proprio tempo, la vita, e coglierne gli aspetti profondi, gli Spazi Aperti che danno il titolo a questo libro son giustappunto gli strumenti di cui sopra. Essi si riferiscono a momenti che trovo oggi di grande importanza: gli Spazi Aperti, appunto, il Silenzio, l’Eleganza, il Blu.
Punti capitali per entrare nell’arte contemporanea, che il lettore è invitato a scoprire nella loro originalità. Essi sono Spazi Aperti, come ‘altri’ alla chiusura; Silenzio, come ‘altro’ al rumore; Eleganza, come ‘altra’ alla volgarità; Blu, fra materiale e immateriale. Gli artisti di cui il volume tratta danno volto a queste singolarità, aprendo su un mondo ed un presente fortemente coinvolto, sensibile, vivace, attrattivo, attivo. Uno studio dal taglio insolito e coinvolgente, tutto calato sulle ricerche e anche le parole dirette degli artisti, muovendo da Kobra a Jenny Saville, da Patrick Blanc a Wolfgang Laib, da Yves Klein a Enzo Cucchi, da Lucio Fontana a Hiroshi Sugimoto, da Cai Guo Qiang a Maria Lai.
Il libro sarà presentato da Gaia Bindi, Direttrice della Accademia di Belle Arti di Firenze, e da Valentina Gensini, Direttrice artistica di MAD.